In collegamento con SportChannel, l'ex allenatore dell'Avellino, Massimo Rastelli ha parlato del suo isolamento, ricordando gli anni in biancoverde: "Sono in quarantena volontaria dal 3 marzo. L'esperienza di Cremona? Non ha senso parlare di alcune cose, ci sono momenti in cui va tutto bene, altri meno, ma tutto fa esperienza. E' il nostro mestiere, io prendo sempre il lato positivo delle cose. A Cremona, già qualche giorno prima che venisse rinviata la gara con l'Ascoli, la società ha deciso di chiudere il centro sportivo. E in effetti non ho notizie di positività di calciatori o membri dello staff. 

D'Agostino saprà come comportarsi. L'importante è che in una società ci sia unità di intenti, un'idea comune tra le componenti e una grande intesa. Penso sia fondamentale per gettare le basi per costruire obiettivi importanti. Facemmo così ai miei tempi con l'Avellino, quando Enzo De Vito prese giocatori sconosciuti diventati fortissimi. La società non ci faceva mancare nulla, c'era entusiasmo da parte dei nostri tifosi, le ambizioni erano alte e i risultati non sono arrivati per caso.

Sulle critiche mosse nei miei confronti ad Avellino? Non puoi piacere a tutti, le critiche si accettano e devi andare avanti. Poi il tempo dirà se hai seminato bene o male. Quello che abbiamo fatto rimarrà per sempre, io ho dato l'anima per questa maglia e per questa società. Ed è la cosa più importante". 

Sezione: Focus / Data: Lun 30 marzo 2020 alle 19:10
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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