Probabilmente è arrivato il tempo delle scelte. L’Avellino ora non può più giocare con il fuoco. Il cammino dei lupi fino a questo momento è molto positivo. Nono posto, quattro vittorie, così come i pareggi e le sconfitte. In linea con gli obiettivi, lo ha scritto anche Giovanni D’Agostino sui social; chi non è d’accordo non ha capito forse che l’Avellino deve conquistare la salvezza con le unghie e con i denti. Stop. Tutto il resto viene dopo, superfluo. La categoria è tra le più infami del nostro calcio, con due partite sali, con altre due scendi. Non ci vuole nulla per scivolare nel pantano dei playout e delle squadre che devono lottare fino all’ultimo, ergo, l’Avellino è in perfetta linea con gli obiettivi. Un gradino sopra la metà classifica, un gradino sotto la zona playoff. I numeri sono numeri, come i numeri ci dicono che la difesa fa troppa acqua e ha bisogno di essere rinforzata. Come l’apertura dell’articolo diceva però ora è il tempo delle scelte, ora Biancolino non può più sperimentare.

E’ vero che a centrocampo ad esempio, così come in attacco tra qualche tempo i calciatori sono tutti potenziali titolari, ma in difesa no; la retroguardia va consolidata e affermata. Bisognerà scegliere i titolari della difesa irpina e andare avanti con loro. In tutte le squadre funziona così, nelle big ad esempio, nonostante ottimi ricambi, i titolari sono sempre gli stessi. E’ tempo per Biancolino e il suo staff di affidarsi almeno fino al mercato di gennaio a 3/4 difensori che siano lo zoccolo duro della difesa, che abbiano fiducia totale e che non si sentano sempre in discussione cambiando partner in ogni gara. Funziona così, molto spesso.

Sezione: Copertina / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 20:21
Autore: Redazione Avellino
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