Nelle giornata di ieri, oltre all'amichevole contro la Primavera del Napoli, si è conclusa anche la prima fase della campagna abbonamenti. Nonostante gli sconti, i tifosi non hanno fatto registrare l'impennata tanto augurata dalla società e la quota delle sottoscrizioni è arrivata a circa duemila. Il più deluso di tutti è sicuramente il presidente biancoverde Walter Taccone, il quale, ai microfoni di irpinianews.it, ha dichiarato: "È una vergogna, sono assolutamente sconcertato. Abbiamo fatto di tutto, in questi quattro anni, per cercare di avvicinare il pubblico alla squadra e alla società ma evidentemente c’è stato qualche ingranaggio che si è rotto. Mi dispiace molto perché i nostri sforzi e i nostri sacrifici dovevano essere accompagnati, non da una riconoscenza, ma da una considerazione migliore. Sono molto dispiaciuto, ne prendo atto e non posso fare altro che andare avanti distaccandomi un po’ dall’ambiente perché fino a quando ero coinvolto in prima persona, da un punto di vista di entusiasmo e di gioia, i sacrifici venivano in secondo piano". Il presidente prosegue, affermando: "È chiaro che mi sto guardando intorno per vedere se vale ancora la pena continuare a fare sacrifici per questa città o no. Devo fare delle considerazioni e le farò prendendo spunto da tutta una serie di avvenimenti accaduti negli ultimi due tre mesi. Mi riferisco alla questione Logo, alle contestazioni fatte alla famiglia Taccone e soprattutto alla mancanza di rapporto solidale dei tifosi, sia con noi, sia con la squadra. Le contestazioni vanno fatte, ma sui fatti, sui risultati. I tifosi devono capire che ora sono lontani dalla squadra e dalla dirigenza. Ricordassero che la società oggi è questa, domani cambia. Ciò che resta è l’Avellino e dunque la squadra. Se avevo pensato di fare un ulteriore passo in avanti, sia per il logo, sia per la famosa ciliegina sulla torta che tutti si aspettano, devo dire che in questo momento sono lontano da entrambe le cose”. Per quanto riguarda il mercato, il patron, apparso molto amareggiato, ha concluso: “Arriverà, quasi certamente, un difensore centrale importante. Per la punta devo fare delle considerazioni. Un attaccante importante richiede sacrifici enormi ed io, da solo, non posso sempre farne. Non è più il tempo che una sola persona possa mettere in crisi le proprie attività per persone che, a quanto pare, non hanno voglia di divertirsi”.

Sezione: Copertina / Data: Ven 09 agosto 2013 alle 11:06
Autore: Pasquale Nappo
vedi letture
Print