Qualche sentore prima di questa partita c'era: avversari con l'acqua alla gola, D'Angelo all'ultima spiaggia, Avellino in periodo negativo e reduce da una sconfitta ma comunque in zona confortevole, il tipo di partite che in genere favoriscono chi ha disperato bisogno di vincere. Eppure nel primo tempo si è vista una partita sì equilibrata ma aperta a qualunque risultato, poche occasioni da rete da ambo le parti e possibilità di gol alla pari. A cambiare gli equilibri di una partita così tirata è stata sicuramente l'espulsione inaspettata di Palmiero, autore di un'incomprensibile entrata in gamba tesa su Esposito che non poteva che essere punita col rosso: intervento sicuramente non cattivo, il centrocampista (uno dei migliori tra l'altro fino a quel momento) cercava la palla, ma sicuramente pericoloso e anche doloroso per il giovane difensore rimasto a terra dolorante. Nell'intervallo Biancolino medita che sotto di un uomo è meglio coprirsi e non rischiare, così inserisce Palumbo per Biasci e riporta il centrocampo a 5 lasciando il solo Crespi in attacco. Decisione che col senno del poi si rivelerà controproducente perché se l'Avellino arretra lo Spezia avanza, guadagnando metri e occasioni, fino a sbloccarla con Aurelio.

Solo a questo punto, come a Carrara sotto di un uomo e di un gol, Biancolino capisce che non serve più a nulla difendersi e inserisce prima Russo per Besaggio, passando al 3-4-2, e poco dopo anche Tutino per Missori schierando un insolito 3-3-1-2 con Russo libero di svariare alle spalle di Crespi e Tutino. Qualcosa di più in effetti la squadra lo crea ma si scopre anche tanto e con un uomo in meno subisce il raddoppio ospite, grazie a una bella giocata di Esposito sulla sinistra che mette dentro una palla che Vlahovic sporca quel tanto che basta per mettere fuori causa Iannarilli. Sotto due a zero nel momento di massimo (ma volatile) sforzo l'Avellino stacca la spina e lo Spezia dilaga 4-0. Arriva così la seconda sconfitta consecutiva, la prima in casa di questa stagione; quarta partita di fila senza vittorie, terza di fila senza segnare dopo lo 0-0 col Mantova e lo 0-2 di Castellammare.

Sicuramente un momento di calo che ci può anche stare nell'economia di un campionato così lungo e dispendioso, soprattutto dopo quel filotto di risultati utili consecutivi che potevano quasi far sperare in un campionato di vertice da parte dell'Avellino. Invece, come spesso accade per le neopromosse, la squadra ha forse esaurito la spinta dell'entusiasmo derivante dalla promozione (esclusion fatta per l'esordio a freddo a Frosinone) e si è scontrata con la dura realtà della B, pagando pegno. L'ultimo mese ha riportato forse l'Avellino alla sua dimensione: una squadra che deve salvarsi, lottando in ogni partita su ogni pallone con la fame che ci ha messo nelle prime sette giornate.

Certo non si poteva sperare che l'Avellino vincesse sempre e va comunque ricordato che la squadra è ancora sul lato sinistro della classifica, pienamente in corsa per l'obiettivo stagionale della salvezza. Ma sicuramente non fa piacere perdere due gare di fila, peraltro in casa, contro una squadra ultima in classifica e finora a secco di vittorie. Classifica che però non deve ingannare, viste le individualità in organico allo Spezia che solo fino a pochi mesi fa si stava giocando la promozione in serie A. L'Avellino ha pagato lo scotto di alcuni episodi contrari e un atteggiamento errato nel secondo tempo. Ma come abbiamo detto già una settimana fa, non è il momento di fare allarmismi. Certamente il periodo è negativo ma i punti messi in cascina fino fanno stare al momento tranquilli, e c'è ancora tanta strada davanti per arrivare presto alla quota salvezza.

Per fortuna martedì si rigioca già e ci sarà subito l'occasione di riscattarsi, lasciandosi presto alle spalle questa giornata storta, senza rimuginarci più del dovuto in settimana. Si farà visita al Pescara che oggi ha pareggiato 1-1 contro l'Entella e a 7 punti in classifica, reduce da due pareggi di fila dopo la sconfitta pesante contro la Sampdoria. Un'altra neopromossa che ha vinto finora solo con l'Empoli (un sorprendente 4-0), una sfida salvezza in cui l'Avellino dovrà rialzare assolutamente la testa perché, ora sì, sono queste le partite in cui far punti per tenersi stretta questa tanto sudata serie B.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 18:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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