L'Avellino vince a Potenza una gara che, in altri tempi, forse avrebbe pareggiato. Tante volte abbiamo lamentato da queste colonne la mancanza di una spalla per Maniero, di un'alternativa in avanti ai gol di Riccardo che pure ne sta facendo parecchi in quest'ultimo lasso di tempo e probabilmente proprio l'innesto di Murano ha permesso all'Avellino di riportarsi avanti, e poi vincerla largamente con Micovschi. Dopo il bel gol del 'solito' Maniero, arrivato a quota 8 in campionato, l'autorete di Scognamiglio poteva pesare come un macigno sul morale dei calciatori, che pur lanciandosi in avanti hanno chiuso in parità la prima frazione. Ci ha pensato il 'Samurai', al 7' della ripresa, a riportare avanti i Lupi, da vero rapinatore d'area di rigore credendo e arrivando su un tiro cross di Aloi sul secondo palo. Due bomber, due gol. Il tris di Micovschi è un premio innanzitutto al ragazzo, che dopo tanto impegno e qualche giro a vuoto, meritava questa gioia. E una dimostrazione di come ora Braglia possa svariare su varie soluzioni offensive: da 3-4-1-2 iniziale, al 4-3-3 con cui ha finito la partita, permettendosi il lusso di far entrare dalla panchina gente come Micovschi appunto, Plescia che a quanto pare resterà con questo ruolo di comprimario, Tito e un Di Gaudio ancora fermo ai box.

Abbondanza offensiva che dovrebbe chiudere il mercato degli attaccanti, al massimo domani si proverà a chiudere subito Franco e poi sondare il mercato alla ricerca di eventuali occasioni last minute. Probabilmente il match contro l'ultima in classifica non era il banco di prova più probante, ma ci sentiamo di dire dopo questa prova che l'Avellino ora è finalmente completo anche davanti, e dovrà ora concentrarsi al massimo per cercare, nel girone di ritorno, di avvicinarsi il più possibile al Bari sperando in qualche passo falso. Che è quasi arrivato oggi, quando al 93' la Paganese si è vista fischiare un calcio di rigore a favore, che però l'ex Castaldo ha tirato sul palo. Dimostrazione che anche i Galletti potrebbero prima o poi incappare in qualche rallentamento, l'importante è che l'Avellino sappia approfittarne, non come domenica scorsa. E magari mettere da parte le ingenuità difensive che hanno caratterizzato le ultime due giornate, oggi per fortuna senza esiti negativi.

Si riparte quindi con nuovo entusiasmo alla vigilia di un tour de force che vedrà l'Avellino scendere in campo 6 volte nei primi 22 giorni di febbraio. Ma con un Murano in più.
Sezione: Editoriale / Data: Dom 30 gennaio 2022 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini
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