Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo ed ex Benevento, in carriera vanta anche due stagioni con la maglia biancoverde, la prima quando era ancora all'inizio del percorso da calciatore. A Prima Tivvù racconta: "Ad Avellino mi legano due stagioni sfortunate perché ero stato sempre infortunato, la prima volta ero un ragazzino avevo 20 anni e mi sono legato a molti compagni: Polito, Fini, Mascara e tanti altri, come Bucaro e Ignoffo. L'ultima esperienza è stata un peccato perché avevo voluto io tornare ad Avellino, volevo fare una grande stagione, mi ero mosso per venire perché sapevo che Incocciati mi voleva e potevo rilanciarmi in una piazza cui ero legato, purtroppo entrambe sono finite male ma non toglie la mia riconoscenza per come sono stato trattato e il rammarico di non essere riuscito a dare quello che avrei voluto. 

Capuano lo conosco dal 2003, ero a Foggia e lui allenava la Nocerina. Quando ho iniziato ad allenare non ci siamo mai incontrati in panchina perché quando ero a Foggia lui era fermo, ogni tanto veniva a vederci e ci sentivamo tramite Padovano. Eziolino è un allenatore sottovalutato perché ha sempre fatto bene, con lui ho una forte amicizia, stare tanti anni a certi livelli è solo da stimare e ammirare e lo sa perché ci sentiamo spesso, lo seguo, è bravo sia come allenatore sia come conoscenza di calciatori al punto che spesso chiedo a lui e il suo vice informazioni su calciatori provenienti dai loro campionati.

Seguo tutti i campionati, seguo le squadre dove sono stato, alcune più altre meno, questa sosta non ci voleva per l'Avellino perché si stava tirando su in classifica e probabilmente nei playoff chissà dove sarebbe finito. So del cambio societario, Eziolino porta entusiasmo, coinvolgimento, se si dovesse ripartire l'Avellino diventa la mina vagante perché non ha niente da perdere e tutto da guadagnare".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 25 marzo 2020 alle 11:19
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print