Il 15 marzo del 1987 è una data da ricordare per la storia dell'Avellino in Serie A. L’Avellino di Vinicio ha ottenuto la vittoria più larga della sua storia in massima serie, seppellendo di reti la malcapitata Udinese, andando a prendersi al “Friuli” due punti che la proiettarono sempre di più nelle zone tranquille del centro classifica. Per l’Udinese, oltre a subire l’onta dell’umiliazione, la sconfitta significò quasi serie B. L’Avellino trova l’impresa, la vittoria di Udine, infatti, entra di diritto nella leggenda. Si tratta della la vittoria con il maggiore numero di reti segnate in trasferta. Nelle parole di Schachner si capisce il senso della storica affermazione: “Dopo il primo tempo, quando siamo entrati negli spogliatoi, non potevo crederci, dovevo chiedere quanto stavamo. Da quando sono in Italia, non ho mai visto un risultato del genere”.

La cronaca del match ha un copione unico. Avellino dominante. Un primo tempo perfetto chiuso sul 4-0, immediate le reti di Benedetti (6') e Alessandro Bertoni (10'). Poi Alessio al 34' realizzava il tris e Schachner al 36' il 4-0. 

Nella ripresa, ancora Schachner per il 5-0 al 66'. Da questo momento iniziava la protesta dei tifosi bianconeri, che iniziavano ad inveire contro la propria squadra ed applaudire la rete di Odoacre Chierico (campione d'Italia qualche anno prima con la Roma), che segnava al minuto 82. Sul 5-1, sesta rete dei lupi all'85' con Benedetti. A chiudere la gara, un gol di Collovati, campione del Mondo 1982, che segnava di testa all'89'. Un ko pesante per i friulani, che comunque avevano allestito una signora squadra, per puntare ad una salvezza difficilissima, partendo da una penalizzazione di 9 punti, con gente come Collovati, Chirico, Ciccio Graziani, e gli ex lupi Tagliaferri, Barbadillo, e Angelo Colombo, oltre che a Daniel Bertoni. Insomma una squadra molto forte che chiuse ultima con 15 punti (contando però i 9 di penalizzazione sarebbe arrivata a 24 e quindi ad una salvezza tranquilla). 

La vendetta di Vinicio sulla compagine friulana (costretto a dimettersi l’anno prima per far posto proprio a De Sisti) è servita.

La bella pagina di sport avellinese si chiude con una sorta di gemellaggio tra le due tifoserie. I tifosi di casa, infatti, una volta appresa la sconfitta lasciano il proprio settore per unirsi ai tifosi irpini. Una bella immagine di calcio. 

L’Avellino chiuse quel campionato all’ottavo posto, a pochissimi punti dalla clamorosa qualificazione in Europa. Ci si attendeva che ormai, la favola del lupo, potesse arricchirsi, ed avere ambizioni più importanti della salvezza, e invece, l’anno dopo, nell’anno meno atteso, fu addio alla Serie A.

TABELLINO 

15 marzo 1987, 22° giornata

Udinese-Avellino 2-6

Marcatori: 6’ Benedetti (Av), 10’ Bertoni (Av), 34’ Alessio (Av), 35’ e 66’ Schachner (Av), 82’ Chierico (U), 85’ Benedetti (Av), 89’ Collovati (U)

Spettatori: 21 mila circa (8.861 paganti + 11.795 abbonati)

Udinese: Brini, Galparoli, Storgato, Galbagini (31’ D. Bertoni), Edinho, Collovati, Branca, Miano, Graziani, Chierico, Criscimanni (46’ Colombo). In panchina: Abate, Rossi, Tagliaferri. All.: De Sisti.

Avellino: Di Leo, Colantuono, Boccafresca, Gazzaneo, Amodio, Romano, A. Bertoni, Benedetti, Schachner, Colomba, Alessio (66’ Murelli ). In panchina: Coccia, Garuti, Casale, Tovalieri. All.: Vinicio

Arbitro: Fabricatore di Roma

Nel link il video di quella grande vittoria

Sezione: Mi ritorni in mente / Data: Lun 15 marzo 2021 alle 13:00
Autore: Marco Costanza
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