Introduzione

Uno 0–0 che dice molto: l’Avellino costruisce i presupposti per vincerla nella ripresa, il Mantova resta in partita con sistema e volume da fuori. La fotografia numerica è chiara: xG 1.86–0.78 (picco irpino 1.62 nel 2° tempo), tiri 11/6 contro 18/11, possesso 41–59 e precisione passaggi 83–88%.

Moduli, interpreti, variazioni

L’Avellino parte col 3-4-1-2 (Insigne alle spalle di Lescano–Biasci) e all’intervallo passa al 3-4-2-1, con Besaggio e Russo alle spalle di Biasci; al 73’ entrano Crespi e Milani per dare ampiezza e gamba sulle corsie, al 78’ Palumbo per aggiungere pulizia nel corto. Struttura a tre sempre confermata.

Il Mantova mantiene il 4-2-3-1 con ritocchi negli uomini (Majer al 26’, poi Marras, Ruocco, Mancuso) senza cambiare identità.

Fase di possesso — Avellino

Costruzione “a tre” con Šimić regista lungo, Fontanarosa proattivo nell’uscita e Cancellotti che accompagna sul lato forte destro. Dopo l’intervallo, l’innesto Besaggio–Russo aumenta le connessioni corte e riduce i lanci: long balls dal 17% del 1°T all’11% del 2°T; la precisione sale fino all’87%. Al 73’ i quinti (Crespi/Milani) alzano il volume dei traversoni e la rifinitura esterna.

Rifinitura e finalizzazione. Il momento migliore è nella ripresa: 1.62 xG con Biasci riferimento (xG personale 0.91), Kumi che attacca l’half-space (xG 0.34) e Crespi che aggiunge una palla-gol (xG 0.18). Manca però continuità di corse profonde attorno alla punta per “rompere” l’ultima linea.

Fase di non possesso — Avellino

Blocco medio nel 1°T (PPDA 15.8), pressione più coraggiosa nel 2°T (11.5). Protezione dell’area solida sui cross: tanti traversoni Mantova, poche conclusioni pulite da lì. Il tallone d’Achille è il gioco aereo: duelli vinti 33% contro il 54% avversario. Iannarilli tiene lo 0–0 con 11 parate, inclusa la più pericolosa su Artioli al 47’.

Fase di possesso — Mantova

Sistema 4-2-3-1 ordinato: ampiezza con Radaelli–Caprini, tanto volume da fuori (12 dei 18 tiri) che spiega il numero di conclusioni ma un xG basso (0.78). Qualità tecnica di base (precisione 88%), con le chance migliori da piazzato/seconda palla (Castellini 0.26 xG).

Fase di non possesso — Mantova

Pressione organizzata e più intensa sull’intero incontro (PPDA 8.8, con 7.6 nel 1°T). La linea difende bene la zona di rifinitura; soffre quando l’Avellino, nella ripresa, alza il numero dei corpi in area dopo i cambi.

Transizioni

Avellino più incisivo quando riconquista e risale sul lato palla: la crescita del 2°T (1.62 xG) lo conferma, ma la mancanza di attacchi in profondità limita la conversione. Mantova recupera spesso alto (24 recuperi) ma traduce poco: ultimo passaggio e cross a bassa qualità.

Momenti chiave

47’ Artioli (MAN): chance enorme, salva Iannarilli (xCG 0.45).

86’ Marras (MAN): sinistro insidioso (xCG 0.18).

86’–87’ Biasci (AVE): doppia opportunità (0.34 e 0.37 xG).

90+2’ Crespi (AVE): colpo di testa 0.18 xG; 90+4’ Šimić da corner 0.13 xG.

Gli interpreti

Biasci — Terminale più pericoloso, attacca il primo palo e “fissa” la linea (xG 0.91). Servono corse complementari attorno a lui.

Besaggio & Russo — Subito dentro i mezzi spazi: aumentano pulizia e continuità nei collegamenti orizzontali/verticali.

Crespi & Milani — Ampiezza e gamba nel tratto finale: spingono il volume offensivo esterno.

Iannarilli — Partita “da punto”: 11 interventi totali, chiude l’episodio di Artioli e l’ultimo assalto.

Cosa resta

Segnali positivi: la struttura a tre sembra confermata, ma soprattutto dà stabilità.

Con interpreti più associativi la squadra riduce i lanci (17%→11%) e sale all’87% di precisione nella ripresa. Punti di lavoro: gioco aereo (33% vinti) e riempimento area/attacchi senza palla per capitalizzare i momenti di dominio.

Sezione: Tra le Linee / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 16:45
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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