Il calcio ha sempre riservato a Roberto Insigne una luce di riflesso, spesso offuscata dalla grande ombra del fratello Lorenzo. Ma chi conosce il gioco, chi lo osserva oltre i riflettori, sa bene che Roberto non è solo “il fratello di”. È un calciatore con talento, visione, sensibilità tecnica e una carriera costruita con pazienza, tra Serie A e Serie B. Oggi, il suo arrivo all’US Avellino, neopromosso in Serie B, rappresenta molto più di un colpo mediatico: è una scelta identitaria e strategica, che potrebbe rivelarsi fondamentale per consolidare la categoria e sognare in grande.

Profilo tecnico-tattico: estro, fantasia e rifinitura

Roberto Insigne è un esterno offensivo mancino, capace di agire su entrambe le corsie ma con una netta preferenza per la destra, da cui può rientrare sul piede forte. È rapido nello stretto, abile nel dribbling, dotato di ottima visione e tempi di gioco. Il suo calcio si fonda su tocchi leggeri, cambi di direzione, giocate di prima e assist tagliati. Pur non essendo un finalizzatore puro, può garantire 5–8 gol stagionali, con un potenziale di 10 o più assist in un sistema offensivo ben strutturato.

La sua carriera tra Benevento, Frosinone, Parma e Palermo lo ha fatto crescere, migliorando la capacità di muoversi tra i reparti, dialogare rapidamente e leggere gli spazi. Meno efficace nei duelli fisici o spalle alla porta, eccelle nel creare superiorità numerica e attirare raddoppi.

Adattabilità nei moduli dell’US Avellino

Nel progetto tecnico dell’Avellino, orientato su moduli dinamici come il 3-4-3 o il 4-3-1-2, Roberto Insigne rappresenta una pedina tatticamente duttile:

Nel 3-4-3: può agire da esterno offensivo a destra, con libertà di accentrarsi e servire la punta centrale. Un ruolo perfetto per sfruttare il suo dribbling e il tiro a giro.

Nel 4-3-1-2: è candidato naturale al ruolo di trequartista, in grado di cucire il gioco tra centrocampo e attacco, muovendosi tra le linee e servendo gli inserimenti delle punte.

All’occorrenza, può adattarsi anche in un 4-2-3-1, fungendo da esterno alto o da rifinitore centrale, a dimostrazione della sua versatilità e della sua intelligenza calcistica.

Impatto potenziale in Serie B

La Serie B 2025/26 si preannuncia competitiva e imprevedibile, e profili come quello di Roberto Insigne possono fare la differenza, soprattutto in una squadra ambiziosa come l’Avellino. La sua esperienza, la tecnica e la capacità di incidere nei momenti chiave lo rendono un elemento ideale per affrontare un campionato lungo e tortuoso. Se inserito in un contesto che ne valorizzi la creatività, Insigne può diventare un riferimento tecnico e carismatico, contribuendo in maniera decisiva alla stabilità della categoria e – perché no – all’obiettivo playoff.

Conclusione

L’approdo di Roberto Insigne all’US Avellino rappresenta un innesto di valore assoluto per la Serie B: un calciatore maturo, capace di unire tecnica, esperienza e visione di gioco. In un campionato spesso deciso dai dettagli, la sua qualità può diventare un’arma determinante. Se il contesto tattico saprà supportarlo e la condizione fisica lo accompagnerà, Insigne potrà essere non solo il faro della manovra offensiva biancoverde, ma anche uno dei volti più incisivi dell’intera stagione cadetta. Un acquisto che parla la lingua dell’ambizione.

Sezione: Tra le Linee / Data: Mer 13 agosto 2025 alle 10:45 / Fonte: Rubrica a cura di Rocco Pagnotta
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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