L'Avellino chiude il girone di andata come aveva chiuso l'anno: al terzo posto, posizione consolidata grazie alla vittoria di misura, 1-0, contro la Cavese, in attesa delle altre gare in programma domani. Al momento i Lupi sono a -4 dal Bari secondo, ma con una partita in più. Ma non è stata una bella partita dal punto di vista dello spettacolo, tutt'altro: il derby contro i metelliani non ha offerto grossi spunti tecnici, è stata una partita bruttina, giocata più sull'agonismo che sulla tecnica. Probabilmente la partita voluta dagli ospiti, che hanno cercato di metterla sul piano del fisico per sopperire alla differenza di tecnica con l'Avellino, trascinando i Lupi nel mood. Anzi per ben due volte Forte ha dovuto salvare i suoi dal gol del pari con due interventi miracolosi. Ci ha pensato Adamo, complice la scivolata di un difensore cavese, a siglare il gol vittoria, e poco altro ha fatto l'Avellino per vincere. Diciamo che i biancoverdi si sono accontentati di gestire il risultato, complice anche una Cavese non troppo arrembante, ma che due volte in contropiede come si diceva ha rischiato di far male. Probabilmente sarà anche per questo che al 60' Braglia ha cambiato la coppia d'attacco ma senza sortire effetti significativi: Maniero non è risultato più incisivo di Santaniello, anzi è apparso leggermente macchinoso; Fella si è fatto notare meno di Bernardotto che pure si era mosso ancora una volta bene. Avrebbe anche trovato il gol del raddoppio D'Angelo ma in fuorigioco, e così la partita si è chiusa con il minimo risultato.

L'importante era comunque vincere e l'Avellino lo ha fatto, portando a casa altri 3 punti fondamentali. Buona nel complesso la prova della squadra: Illanes mandato subito in campo 90 minuti si è disimpegnato bene, Aloi, D'Angelo e Adamo hanno coperto bene il centrocampo, Tito solito motorino a sinistra, Bernardotto come si diceva si è battuto come un leone. E anche il subentrante Carriero ha fatto vedere di avere un buon tiro e buona tecnica. Ancora una volta da registrare la difesa: certo non si sono subiti gol, ma rischiare due volte la rete dall'ultima in classifica in una partita dai toni bassi, è un campanello d'allarme per Braglia, che su questo settore dovrà ancora lavorare. Magari qualcuno si sarebbe aspettato più gol e maggiori occasioni contro il fanalino di coda del campionato, ma in questi casi come si suol dire di fronte ci sono anche gli avversari, che non ne volevano sapere di lasciare ancora punti per strada, vista la disperata situazione di classifica. Anche per questo si è vista una partita tirata e combattuta, al termine della quale il risultato ha premiato la squadra favorita.

Tre punti che danno morale e classifica, si potrà lavorare con serenità questa settimana, preparando al meglio un altro derby, stavolta più impegnativo, domenica prossima sul campo della sorprendente Turris.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 gennaio 2021 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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