L'Avellino chiude il mese di gennaio con il magro bottino di 3 pareggi e una sconfitta. Tre punti in 4 partite. Solo un gol segnato, quello con la Gelbison nella prima giornata del 2023. Poi lo 0-0 col Monopoli, il 2-0 subito a Messina e lo 0-0 di oggi. Tre partite e mezza senza segnare, l'ultimo gol di un attaccante è quello di Kanoute con il Pescara, 5 partite fa. 
Insomma. Un Avellino con diversi problemi. Che ha dimostrato certamente che ha bisogno di una punta, un vero bomber, visto che i capocannonieri dei lupi sono Russo e Trotta con 4 gol ciascuno, che non segnano da mesi (tra l'altro Trotta su 3 rigori). E' vero, servirebbe una vera punta, un bomber vero, che sarebbe stato individuato in Michele Marconi, in arrivo dal SudTirol.
Ma l'arrivo di una punta così importante, davvero può risolvere tutti i problemi dei lupi? La risposta probabilmente è no. E' vero, magari un attaccante come Marconi, il mezzo episodio può anche sfruttarlo e tramutarlo in gol e cambiare il volto delle partite. Ma quello che si sta vedendo in questo momento è una squadra che fa fatica a costruire palle gol. Un centrocampo che non crea gioco e non mette in condizione la punta di segnare. La nota positiva al momento, è Sonny D'Angelo, che nelle ultime gare è quello che sembra il più vivace, con i suoi inserimenti. Ma per il resto, questo Avellino ha altri problemi, oltre a quello di non vedere la porta e segnare, per vincere le partite. 
Anche oggi, con il Latina, è vero, l'Avellino alla fine ha avuto la supremazia territoriale, ha avuto delle chance, anche su calcio piazzato, con la traversa di D'Angelo, che sembra un po' quella avuta con il Monopoli. Ma per il resto, la supremazia dei lupi è stata fine a se stessa. Occasioni da gol create su giocate di singoli, spesso lo schema era la palla lunga in avanti, puntualmente presa dai difensori pontini (su questo aspetto la presenza di Marconi potrebbe cambiare le carte in tavola). 
Insomma, l'arrivo di una punta importante è certamente fondamentale, ma non risolverà tutti i problemi di questo Avellino. E' ovvio, ora però bisognerà pensare in ottica futura, in ottica 2023-24. Costruire qualcosa di interessante in questi mesi, provare ad arrivare ai playoff nella migliore posizione possibile e poi puntare a puntellare la squadra in estate per avere una squadra tra le favorite alla promozione nella prossima stagione. 
In questo momento c'è da salvare il salvabile. Rastelli ha ragione quando chiede calma, pazienza e compattezza all'ambiente. Quando il tecnico è arrivato a ottobre la situazione era complicata, contestazioni e clima ostile. Situazione che si era alleggerita fino a Natale, con 8 risultati utili di fila, e una bella rimonta. A dimostrazione che quando tutti sono uniti e compatti, questo Avellino può fare grandi cose. 
All'Avellino serve anche questo, unità di intenti e vivere questi ultimi mesi della stagione con compattezza e costruire qualcosa di importante in ottica futura. Bisogna partire certamente da un bomber importante, ma è ovvio, l'arrivo di un attaccante, non risolverà tutti i problemi di questo Avellino, che ha evidentemente altre lacune da risolvere. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 29 gennaio 2023 alle 18:50
Autore: Marco Costanza
vedi letture
Print