Finalmente ci si ritrova a commentare una gara dai diversi fattori positivi per un Avellino che seppur di poco ha riaperto il campionato battendo nella propria tana il Lanusei capolista. Non era un'impresa facile, visto che i sardi nel proprio fortino non avevano mai perso ed erano in serie utile da ben tredici partite. Ma il cuore e la voglia dell'Avellino di portare a casa la vittoria hanno fatto la differenza. E a dire il vero anche la fortuna, con i due pali colpiti da Bernardotto, la papera del portiere dei sardi che ha favorito il raddoppio di Tribuzzi e il rigore sbagliato da Floris. Insomma è andato tutto piuttosto bene ai lupi, finalmente, che hanno potuto schierare anche Alfageme, piazzato sull'out di sinistra da Bucaro. L'argentino, che non aveva i novanta minuti nelle gambe ha giocato una gara di grande sacrificio facendo spesso il terzino e dando una mano a Parisi. E' stato in generale un buon Avellino che ha avuto la capacità di sbloccarla su rigore di bomber De Vena, salito a 16 reti, e a mantenere il risultato fino al secondo gol, facile facile, del solito Tribuzzi, non in grande spolvero ieri ma che comunque riesce sempre a dare il suo enorme peso alla gara. Ora, compiuta questa missione, gli irpini si sono riavvicinati al Lanusei che si trova comunque a +7 di vantaggio.

Ma nel calcio si sa, una partita può condizionare psicologicamente una stagione (chiedere ai ragazzi di Novellino del derby contro la Salernitana l'anno scorso). Bisognerà capire come reagiranno i sardi a livello mentale e soprattutto bisognerà capire se l'Avellino riuscirà ora a non sbagliare più un colpo a partire dalla gara infrasettimanale col Flaminia e l'altro big match di domenica prossima in casa del Sassari. E' tutto da vedere, ma per non rendere vano lo sforzo di ieri ora bisogna essere un rullo compressore. Se l'Avellino vuole vincere il torneo non dovrà più dare scampo a nessuno.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 febbraio 2019 alle 11:11
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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