Sembrava si dovesse vivere un altro pomeriggio di amarezza, di recriminazioni, commentando un'altra vittoria mancata e l'ennesima rimonta subita dopo essere passati in vantaggio per primi, e invece grazie a un grande Gavazzi l'Avellino ritrova la vittoria e il sorriso, mettendosi in una posizione di classifica più comoda che permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Tante volte si sono tirate in ballo, sia da parte di Novellino sia degli addetti ai lavori, le tante defezioni come parziale scusante dei risultati deficitari ricordando però come queste non dovessero costituire un alibi. Ma è pur vero che se una squadra viene costruita contando su alcuni elementi e poi questi vengono a mancare, è chiaro che il tecnico non può lavorare come vorrebbe e la squadra non esprime appieno il proprio potenziale. Tante volte abbiamo sentito Novellino lamentarsi della mancanza di un giocatore delle caratteristiche di Gavazzi e oggi, ma anche nell'apparizione precedente al nuovo lieve infortunio, si è visto perché. Novellino ha sottolineato tante volte l'importanza di un giocatore da utilizzare sottopunta, che potesse cercare il tiro dalla distanza e fare densità alle spalle dei centrocampisti sfruttando il gioco degli esterni, che allargano il gioco. E oggi si è vista tutta l'importanza di un giocatore di questo tipo e ovviamente delle sue caratteristiche tecniche.

Contro il Novara mancavano Ardemagni e Castaldo, è vero, ma l'aver ritrovato Bidaoui, Gavazzi, lo stesso Cabezas che ha giocato un ottimo scampolo di partita, dimostra come questa squadra il potenziale lo abbia, ma purtroppo non è mai stato possibile dimostrarlo appieno. Con i recuperi di Castaldo, Ardemagni e Morosini, Novellino avrà ancora più abbondanza in avanti, e starà a lui poi trovare il giusto equilibrio. Non sono certo questi i problemi, lo era invece dover cercare di fare necessità virtù con gli elementi a disposizione, mutando spesso anche modulo per sfruttare al meglio le caratteristiche in rosa.

Tutto bene quindi? Non del tutto, perché l'Avellino ha di nuovo rischiato, come si diceva in apertura, di farsi frenare da un tiro sporco, la difesa continua ad avere amnesie che vanno corrette, anche dopo l'inserimento di Morero. E anche sul 2-1 l'Avellino ha corso un paio di brividi evitabili. D'altronde è da inizio campionato che si sottolinea come la maggior parte dei punti si sono persi per errori in retroguardia, poi si è aggiunta anche la carenza offensiva ma l'impressione è che, se l'infermeria si svuoterà definitivamente, l'Avellino potrà raggiungere una tranquilla salvezza, ovviamente mantenendo alta l'attenzione in difesa in ogni gara, ed evitando atteggiamenti come quello di Venezia.

Una menzione particolare merita anche Cabezas, che alla prima apparizione ha servito a Gavazzi l'assist del 2-1: vanno divisi anche con lui i meriti di questa vittoria perché senza il suo lancio forse l'Avellino non avrebbe trovato il gol da tre punti. Un giocatore che in pochi minuti ha dimostrato di avere tecnica e velocità, sta ora a Novellino trovargli la giusta collocazione in campo.

Intanto martedì si torna subito in campo, si va ad Empoli, campo difficilissimo, dove l'Avellino sarà chiamato all'arduo compito di dare continuità a questo importante successo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 24 febbraio 2018 alle 18:15
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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