"E allora sì, che vale a pena e vivere e suffrì. E allora sì che vale a pena e crescere e capì". Lo diceva Pino Daniele. Siamo a gennaio, mese dell'anniversario della sua morte. Se questi sono i risultati, vale la pena, eccome aver sofferto nel girone di andata. Se contestazione e quarto o quinto posto hanno portato De Cesare a ingaggiare giocatori importanti per la categoria, allora sì. Ne è valsa la pena. L'Albalonga non perdeva in casa da ben dieci partite e le motivazioni quando affronti l'Avellino sono sempre a mille. Eppure la formazione di Bucaro è riuscita a strappare i tre punti al "Pio XXII" senza subire reti lanciando un chiarissimo messaggio al campionato. I biancoverdi per il primato ci sono, oggi più che mai.

D'Adderio, allenatore dell'Albalonga, ha dato cinque giornate di tempo ai lupi, poi saranno in vetta. E' ciò che si augurano i tifosi irpini, stanchi di dover rincorrere e vogliosi di un 2019 da protagonisti in una serie che non appartiene affatto ai lupi. Stando alle note giunte dal campo, assolutamente promosso il portiere Viscovo, autore di un grande intervento nel primo tempo e ancor di più confermato Di Paolantonio in regia. Qualità e quantità per il centrocampista che ha dimostrato di avere una marcia in più. Attesa per Rizzo, di cui si parla un gran bene e che probabilmente sarà schierato mercoledì nel turno infrasettimanale contro l'Anzio. Ecco, l'Avellino ha già la testa alla sfida interna contro il fanalino di coda. Assolutamente dan non sottovalutare, per dare continuità alla bella e preziosa vittoria di ieri firmata Tribuzzi, già richiesto da altre società e trattenuto fortemente dall'Avellino. La strada è quella giusta, non bisogna uscire fuori dalla carreggiata, ma mettere la freccia e cominciare a superare gli altri. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 14 gennaio 2019 alle 14:46
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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