Il calcio piange ancora un suo figlio. Sei anni dopo la triste fine di Piermario Morosini, il destino si è accanito contro Davide Astori, trentunenne difensore e capitano della Fiorentina, vittima di un malore nella notte che lo ha portato alla morte. Il calcio si è fermato, come è giusto che sia di fronte a notizie del genere, che ti sconquassano l’anima. Dopo numerosi scivoloni dentro e fuori dal campo, gli organi federali hanno scelto la cosa migliore: rinviare la giornata calcistica a data da destinarsi.

Troppo forte l’emozione e la tristezza per poter scendere in campo come se nulla fosse accaduto, accontentandosi di un minuto di raccoglimento osservato, invece, sui campi dalla Serie D alla Terza Categoria per una scelta rivedibile, che ha separato uomini e federazioni, come se nelle categorie inferiori non avessero sentimenti.

La morte di Astori ha fermato anche l’Avellino, che verso le 13 ha saputo di non dover giocare la partita contro il Bari. Tra i biancoverdi Luca Lezzerini e Matteo Ardemagni hanno conosciuto, in epoche diverse, il povero difensore della Fiorentina. Il portiere ha vissuto gli ultimi anni in viola sostenuto dai consigli e dalla bontà del calciatore anche nel giro della Nazionale. Ardemagni, invece, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del calcio con la maglia del Milan, indossata ai tempi della Primavera in compagnia di Astori.

Ma l’emozione e la tristezza ha contagiato tutti, in particolare il presidente Walter Taccone che ha personalmente inviato una lettera al pari ruolo della Fiorentina Diego Della Valle, esprimendo il suo cordoglio da padre, prima che da uomo di calcio. Un gesto sentito, carico d'affetto, da lodare. Perché in questi momenti non esistono fazioni, soprattutto quelle interne

Tra qualche ora il carrozzone riprenderà a camminare. Un’altra settimana è alle porte e sabato si scenderà nuovamente in campo. L’Avellino lo farà domenica, a Salerno. Ma in questo momento, davvero, pensiamo solo ed esclusivamente alla tragedia che ci ha colpito. Ciao Davide.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 04 marzo 2018 alle 20:22
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print