Una beffa, ancora, di nuovo. Per l'Avellino la sfortuna sembra sempre dietro l'angolo. Ma c'è da capire stavolta se di sfortuna si tratta, o se la malasorte i biancoverdi stavolta se la sono andati a cercare. Due punti persi negli ultimi secondi, al settimo di recupero. Incredibile. Partenio-Lombardi ammutolito, anche se ad onor del vero oggi non è mai stato così rumoroso. Merito o colpa di due ultrà bolognesi. Ma non entriamo nel merito. C'è solo da dire che la squadra non è stata incitata e il calore del pubblico non si è avvertito. Punto. Andiamo avanti. Torniamo alla prestazione dell'Avellino, tutto sommato positiva perchè in campo c'è stata una sola squadra per 95', ma il risultato vuoi o non vuoi è quello che alla fine conta. Lo sappia mister Novellino, che si agita nei post gara quando magari le cose non vanno come vorrebbe lui. Ci sta lo stress e la frustrazione per non aver portato a casa tre punti in una partita dominata, ma certi atteggiamenti non sono tollerabili a questo punto della stagione. Non entriamo nelle scelte tecniche, perchè la sorpresa Wilmots ha giocato una buona gara, anche se dall'inizio, anche se gettato nella mischia. Buona la tenuta di Ardemagni che ovviamente non è al top ma si è barcamenato per provare a tirare avanti la baracca in attacco. E se quel palo fosse entrato... vabbè inutile col senno del poi. Buona anche la scelta di Rizzato e del 3-5-2. Nulla da dire sulla preparazione della sfida contro un modestissimo Cesena, ma forse la sostituzione nel finale si poteva evitare, visto che la partita era praticamente finita. Positivo il reintegro di Moretti. Un giocatore che ha fatto sapere di volersi giocare le proprie carte ad Avellino e se questi sono i risultati ben venga, per un centrocampista che alla fine dei conti è uno dei pochi giocatori di classe della squadra irpina.

C'è sicuramente tanta amarezza per l'1-1 della bestia nera Cacia, che come quando i tori vedono rosso incornano, lui quando vede verde non perdona, anche se Morero ci ha messo del suo perdendolo totalmente. Due all'andata, uno al ritorno e sono tre. Non male come bottino. Ci si augura che adesso per il gol che lo consacrerà miglior marcatore della B non aspetti la partita dell'anno prossimo contro l'Avellino. Il punto muove la classifica, ma tre punti avrebbero rilanciato alla grande i biancoverdi. C'è il rischio in episodi come questi che possa presentarsi un contraccolpo (vedi Salernitana) e Venezia a tal proposito la dirà lunga sulla reazione dell'Avellino dopo l'amara beffa contro i romagnoli. Saranno sette giorni importanti, in cui si potrà recuperare magari Castaldo, Cabezas recupererà la migliore condizione e Vajushi si integrerà maggiormente. Dunque, non si riesce a capire se guardare per l'ennesima volta il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. La delusione per l'ennesima occasione sprecata c'è e per il momento resta.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 10 febbraio 2018 alle 20:12
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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