Mario Aiello, scout e responsabile della Primavera 3 dell'US Avellino, ha parlato a margine dell'evento di Pasqua, soffermandosi sui temi e dell' importanza del settore giovanile. 

Queste le sue parole: "Manca l'ultimo tassello per raggiungere questo obiettivo importante in Primavera 3. Percorso di altissimo livello, manca davvero poco per chiudere bene il campionato. Lanciare giocatori per la prima squadra resta la priorità. Chiaramente, riuscire a vincere un campionato, ha una valenza importante, perchè riuscire ad arrivare in Primavera 2 ci darebbe la possibilità di attingere giovani sempre più importanti e avere più appeal per prendere qualche giocatore più prospettivo. Noi abbiamo un gruppo di 2005/06, ma anche 2004, che possono davvero darci tanto. Abbiamo attinto giocatori da quei club dove non avevano avuto spazio o non avevano dimostrato le loro qualità e li abbiamo portati qui, per fargli fare una buona esperienza. Giocatori come Fusco, presente in questo club da diversi anni, o Campanile, o Mutanda, che abbiamo inserito a gennaio, dallo Schalke 04". 
Sul Torneo di Viareggio: "Con l'esperienza maturata, sono 15 anni che faccio questo lavoro, ho capito che i giocatori hanno bisogno di altri altri 2-3 anni dopo aver finito il loro percorso in Primavera, per potersi inserire in prima squadra. C'è proprio una falla in questo momento, nel calcio italiano. Certo, le squadre B possono aiutare, tipo la Juventus Under 23, che ha lanciato in Serie C diversi talenti, li conosciamo tutti, e con questo ha permesso loro di farli crescere prima, e inserirli ora in Serie A. Altrimenti, in questo momento, tanti di loro, starebbero ancora girando per la Serie C a cercare una chance di mettersi in mostra e giocare. Le squadre B possono servire al calcio italiano, ma servono regole precise". 
 

Sezione: Giovanili / Data: Mer 27 marzo 2024 alle 09:30
Autore: Marco Costanza
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