Ieri sera abbiamo scoperto che Aniello Martone non rivolge la parola a Nicola Circelli, dopo un litigio avuto tra i due che sarebbe sfociato anche in un lancio di sedie e nell'allontanamento dalla stanza delle riunioni del direttore generale. Abbiamo anche saputo che Felice Evacuo costerebbe all'Avellino circa 300mila euro lordi in un anno e mezzo di contratto e che Circelli ritiene la cifra spropositata, al contrario di Izzo e Martone che vorrebbero investire tutto sull'attaccante quasi 38enne, anche perché, data la perdita di tempo e le beghe societarie, di attaccanti capaci di spostare gli equilibri, in giro, non ce ne sono più.

Tutto questo a 4 giorni, oggi compreso, alla fine del mercato invernale, che finora ha portato in dote Dini, Bertolo e Izzillo, ma non un difensore centrale, un esterno di centrocampo e due attaccanti, rinforzi richiesti senza giri di parole da Capuano. La spaccatura in società non permette di ragionare su altri eventuali arrivi: Evacuo, arrivato a questo punto, quasi preferirebbe rimanere a Trapani, piuttosto che essere descritto come l'oggetto della diatriba tra i tre soci di maggioranza del club biancoverde. Senza parlare del "povero" Tomas Federico, colui il quale ha generato il caos, suo malgrado: l'avesse saputo, sarebbe rimasto in Argentina.

Ieri sera abbiamo assistito a uno stucchevole teatrino, probabilmente è stato toccato il punto più basso della recente storia calcistica avellinese. Dirigenti che si offendono in diretta, musi lunghi e reazioni bambinesche del tipo "comprasse Circelli l'attaccante". Lo ha dichiarato pure il vice-presidente con potere di firma: la frattura e insanabile.

Circelli, che detiene il 25% come Izzo e Andrea Riccio, è pronto a lasciare in cambio di una buonuscita (si parla di circa 100mila euro); Izzo sarebbe pure disposto ad accontentarlo pur di diventare socio di maggioranza del club, ma il tempo passa, c'è un mercato da completare e all'orizzonte (entro il 16 febbraio) due mensilità con relativi contributi da versare ai propri tesserati, per evitare punti di penalizzazione.

Intanto la Covisoc continua a visionare documenti e a tenere l'Avellino sotto la sua lente di ingrandimento: entro il 7 febbraio chi dei soci non ha presentato i documenti che attestano la solidità bancaria, deve mettersi in regola. Si sta scherzando con il fuoco, l'Avellino e i suoi tifosi non meritano tutto questo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 gennaio 2020 alle 11:20
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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