Massimo risultato con il minimo sforzo. Contava la vittoria, e quella è arrivata, ma contro la Fidelis Andria l'Avellino non gioca una gara memorabile, merito probabilmente anche dei pugliesi che si sono confermati formazione rognosa e scorbutica dopo l'arrivo in panchina di Doudou, ma portano a casa i tre punti che gli consentono di raggiungere finalmente la zona playoff, tenendo d'occhio il quarto posto, ancora a -6 grazie alla netta vittoria della Juve Stabia contro il Messina. I Lupi probabilmente accusano ancora una volta le porte chiuse, come successo contro il Giugliano, ma stavolta fanno tesoro degli errori della passata partita e giocano una gara accorta, attenta, senza strafare come si diceva, ma capitalizzano la migliore occasione da gol con Gambale che spinge nella porta vuota il pallone dopo che Franco aveva colpito il palo, e si limitano a controllare il vantaggio, senza rischiare più di tanto (a parte un paio di salvataggi di Pane) ma sprecando anche l'occasione del raddoppio in un paio di occasioni con un Trotta sì mobile e volenteroso, ma ancora troppo impreciso sotto porta.

Diverse le sorprese presentate in campo da Rastelli, che conferma solo la difesa, ormai intoccabile, poi concede finalmente una chance dall'inizio a Franco al posto di Casarini, e stavolta l'ex Turris non delude facendo vedere buone cose in entrambe le fasi, tra cui appunto il palo da cui scaturisce il gol vittoria di Gambale. Resta a riposo anche Russo, stakanovista fin qui, per dare un'altra chance a Murano sulla sinistra: l'attaccante gioca una gara generosa, si impegna, batte anche i calci di punizione ma resta ancora lontano dalla zona gol. L'impressione è che Rastelli dovrà ancora lavorarci per ritrovare il miglior Murano, sempre se la società deciderà di tenerlo ancora dopo la finestra di mercato. Nel finale si è rivisto anche Illanes con l'esperimento del 3-5-2 che ha permesso di controllare il vantaggio senza ulteriori patemi.

Una partita insomma che ha permesso di vedere in campo anche chi nelle ultime gare aveva trovato meno spazio (compresi il già citato Illanes e il rientrante Zanandrea), portando appunto a casa il massimo risultato col minimo sforzo. Terza vittoria in quattro gare, quarto risultato utile consecutivo, zona playout a +3 e quarto posto a -6: la cura Rastelli sembra finalmente produrre i suoi frutti, la tanto agognata continuità sembra materializzarsi e l'Avellino torna in zone di classifica che maggiormente le competono. Domenica a Viterbo contro il Monterosi ci sarà l'occasione di chiudere al meglio un girone di andata sicuramente deludente nella sua complessità, ma che si potrebbe salvare in questo finale grazie alla risalita in zona playoff. La sfida del Partenio contro il Pescara sarà un importante esame di maturità che chiuderà il 2022 e questo filotto di partite che possono proiettare l'Avellino verso un altro tipo di campionato. Il girone di ritorno dovrà infatti essere condotto assolutamente in altra maniera, e il mercato di gennaio dovrà dare una mano in tal senso.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 dicembre 2022 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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