Non c'è due senza tre. Chi non l'ha mai detto nella propria vita, nelle situazioni che si presentano quotidianamente, scherzando o anche in maniera scaramantica. Non c'è due senza tre anche in casa Avellino, dove la formazione biancoverde ha incassato il terzo ko di fila, il quarto in campionato in sette partite. E così le sconfitte diventano più delle vittorie, strano caso, senza mai pareggiare. Anche nella sfida contro la Cavese paradossalmente si è vista una squadra propositiva, a tratti abbastanza offensiva e capace, l'impressione era questa, di poter far male agli avversari da un momento all'altro. E invece l'Avellino di Giovanni Ignoffo si ritrova a fare i conti con una situazione che i tifosi sperano non sia l'inizio di un declino lento e costante. L'euforia che si era creata ormai non c'è più. Si è preso atto e coscienza di una rosa limitata e senza attaccanti che in Serie C possano fare un minimo di differenza ed allora il dado è tratto. Impossibile fare risultato in un campionato duro come questo senza le bocche di fuoco che realizzino gol importanti. In più, gli avversari hanno cominciato a prendere le misure ai lupi, che inizialmente invece avevano sorpreso un po' tutti, tranne il Catania per forze nettamente superiori.

Ed ora? Già Ignoffo nella presentazione del match di sabato mattina era apparso leggermente diverso. Un po' più stanco, forse meno sereno, probabilmente a causa dei pensieri che questa squadra comincia a riservargli. Finquando le cose vanno bene, si sa, nessuna polemica. Ma ora qualche mugugno c'è, senza dimenticarsi sempre da dove veniamo, questo è d'obbligo, ma i punti salvezza vanno conquistati. I 9 in cassaforte sono ancora un'ottima garanzia per la classifica dell'Avellino, certo è però che ora ci sarà il Rende e a partire dal 20 di ottobre un ciclo terribile con le quattro corazzate che si andranno ad affrontare consecutivamente. Non c'è niente da fare, il pensiero relativo a questo Avellino andrà sempre al di fuori del campo, dove la società va avanti senza dare certezze, anzi, solamente preoccupazioni per una piazza che ha paura di poter ascoltare ancora brutte notizie. Stavolta però aggiungedole a quelle del campo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 settembre 2019 alle 02:20
Autore: Forza Lupi
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