Raffaele Moxedano è un ragazzo sveglio ed intelligente. Sa bene di essere arrivato in una piazza che per importanza e blasone, in Campania, è seconda soltanto a Napoli. Il suo talento calcistico meritava un palcoscenico meno angusto e periferico di quello cui si è esibito finora. Il rampollo di Mario Moxedano, paradossalmente, ha pagato finora, forse oltre misura il nome pesante che porta come un macigno sulle sue spalle. Dotato di un talento sicuramente debordante per la II Divisione, l'estroso attaccante mancino, figlio dell'attuale presidente della Neapolis, ha sviluppato la propria carriera di calciatore all'ombra (forse troppo ingombrante) del padre, che, ovviamente credendo ciecamente in lui, non gli ha mai offerto una chance diversa di quella della squadra di cui è proprietario. I tifosi avellinesi lo scorso anno ebbero ampiamente modo di ammirarne le notevoli doti tecniche nel corso della partita Avellino-Neapolis del campionato di II Divisione, disputatasi al Partenio-Lombardi. In quella occasione, Raffaele tirò fuori diversi numeri dal proprio repertorio tecnico, e l'allora coppia centrale biancoverde Puleo-Rinaldi dovette faticare non poco per cercare di arginare i dribbling ed i funambolismi del rosso napoletano.
Questo pomeriggio lo abbiamo atteso all'uscita dagli spogliatoi del Partenio-Lombardi, per salutare soprattutto il ragazzo Raffaele, della cui affabilità e simpatia abbiamo ampia contezza, essendo il giovane Moxedano un amico del nostro settimanale calcistico "Il Corriere del Pallone", che lo ha ospitato piu 'di una volta nel programma televisivo "AdEsso DiciamoCi tutto", condotto dal collega Michele Pisani, che (tra il serio ed il faceto) ha sempre "sponsorizzato" l'arrivo in maglia biancoverde del simpatico e timido mancino partenopeo.
Nel porgergli il nostro benvenuto nella grande famiglia biancoverde, gli abbiamo chiesto, al volo, di dirci qualcosa di questo suo tanto "atteso" trasferimento all'Avellino.
" Come faccio a non ammettere di essere contentissimo di quest'approdo in una piazza cosi gloriosa. Avellino per me è stato sempre un riferimento, un traguardo ambizioso. Arrivare in una squadra cosi importante è motivo di grande orgoglio per me. Finalmente potrò misurarmi con un calcio tecnicamente superiore, e sta adesso a me dimostrare di esserne all'altezza"
Raffaele, noi che ti conosciamo bene, sappiamo quanto tu possa dare, se messo nelle condizioni di esprimere al meglio il tuo innegabile talento calcistico.
" Ti ringrazio per i complimenti. So che non sarà facile riuscire a ritagliarmi uno spazio in questa squadra di ottimo livello tecnico. Gli attaccanti che sono in rosa sono tutti davvero in gamba. Ma a me la competizione non spaventa affatto. So che dovrò impegnarmi al massimo, ma nello stesso tempo sono anche consapevole di ciò che posso dare."
Senti, tu sei un mancino, trequartista o secondo punta, ma come ti trovi in un attacco a tre?
" Guarda, io nel Neapolis ho fatto fino all'altro giorno il 4-3-3 e quindi è un modulo cui sono certamente abituato e non credo che potrei avere difficoltà sul piano tattico. Ti ripeto, sono felice di essere approdato in una piazza come Avellino. E posso promettere che farò di tutto per farmi notare da mister Bucaro. In fin dei conti, la bicicletta l'ho avuta ora sta a me pedalare piu' forte degli altri"

 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 27 dicembre 2011 alle 19:18
Autore: Rino Scioscia
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