Dopo quattro partite così così, l’Avellino visto a Pescara è una squadra che ha convinto i suoi tifosi. Al di là del risultato, i lupi hanno messo in campo, anzi, ri-messo, quella fame che si era vista nelle prime settimane. Folate offensive e ripartenze, aggressione alta e occasioni da rete entrando nell’area avversaria più e più volte. Vero che il Pescara concedeva, ma è questo quello che deve fare l’Avellino di Biancolino, giocarsi le partite a modo suo, con l’abito cucito in estate addosso a una compagine che nasce col 4-3-1-2 e che nasce con Insigne trequartista. La sua prova, infatti, soprattutto nel primo tempo ha convinto tutti, nonostante l’occasionissima sciupata col sinistro per quella che poteva essere una sua giocata classica. Ma la prestazione non comprende solo le occasioni da rete che vanno certamente sfruttate per cambiare l’inerzia del match; Insigne ha dimostrato che giocando in verticale, che toccando palloni nella zona centrale sulla trequarti può essere veramente pericoloso.

E così diverse situazioni nascono dal suo piede, cala però nella ripresa quando entra Biasci ed è costretto a rimettersi a destra. Insomma, un giocatore che non sta esprimendo tutto il suo potenziale e questo lo sa anche Biancolino, ma che nei meccanismi giusti potrebbe risultare letale per l’Avellino soprattutto in alcune partite bloccate. Uno dei colpi di mercato che con il rientro definitivo di Tutino potrebbe anche trovare il feeling dentro al campo con la punta partenopea.  

Sezione: Copertina / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 14:30
Autore: Redazione Avellino
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