In attesa dei posticipi di Latina (a quota 24 punti) e Cerignola (23) l'Avellino chiude il suo girone di andata a 24 punti, undicesimo posto, ai margini della zona playoff. Poteva certamente andare meglio, specialmente per le ambizioni con cui si era partiti a inizio stagione, ma anche perché la squadra era in ripresa e con una vittoria a Viterbo avrebbe potuto chiudere entro la zona spareggio. Ma poteva anche andare peggio, visto appunto come era cominciato il campionato dei biancoverdi, ritrovatisi a un certo punto anche in zona playout. Biancoverdi che quindi restano nel limbo, in mezzo al guado, a metà classifica, ma più vicini alla zona promozione che alla zona retrocessione. Altro aspetto positivo: si allunga la striscia di risultati, con il pari contro il Monterosi sono cinque le partite senza sconfitte, con un totale di 11 punti raccolti su 15 disponibili. Una buona media che però deve fare i conti appunto con la pessima media punti dell'era Taurino, circa 1 punto a partita, che costringe l'Avellino ancora a inseguire. La media punti dall'avvento di Rastelli si è invece alzata a 1,6 punti per gara. L'obiettivo ora è chiudere bene l'anno, magari facendo bene venerdì prossimo in casa contro il Pescara, proseguendo la striscia positiva e innalzando il morale della squadra.

Giunti al giro di boa si può anche trarre un primo bilancio del girone d'andata dei Lupi: un girone di andata sicuramente deludente per una squadra partita per stare tra le prime della classe e che ora vede come unico obiettivo realisticamente raggiungibile il quarto posto, con le prime tre a fare il vuoto (anche se il Pescara appare in difficoltà e venerdì viene al Partenio). La gara contro gli abruzzesi sarà quindi anche un esame di maturità per le due squadre: per l'Avellino per capire se con Rastelli si è definitivamente invertita la rotta e l'Avellino continuerà a fare l'Avellino, senza altri risultati deludenti; per il Pescara l'occasione per capire se si è aperta una crisi o la squadra è ancora viva.

Bisogna anche ammettere che l'Avellino è giunto alla gara con il Monterosi in netta difficoltà e con molti elementi fuori gioco per l'influenza: Illanes, Kanoute, Marcone, Micovschi, Rizzo e Zanandrea alle prese con i malanni, Matera squalificato, Ceccarelli infortunato. Rastelli ha fatto di necessità virtù e ha quantomeno recuperato Auriletto (che poi ha dovuto lasciare la squadra al 90' per noie muscolari), Ricciardi, Dall'Oglio (finalmente in campo dopo il lungo infortunio), Gambale e anche Di Gaudio, che si è rivisto nei minuti finali di gara. Gli undici scesi in campo rappresentano comunque una buona squadra titolare, ma sicuramente non al meglio della condizione in alcuni elementi e si è visto. Per alcuni si è forzato il rientro in campo, magari anche per tutti i novanta minuti (vedi Ricciardi e Dall'Oglio), per cui il risultato può considerarsi positivo in fin dei conti. Mettiamoci anche il campo pesante, l'attesa fisicità del gioco del Monterosi e che i padroni di casa sono partiti subito forte, il punto di oggi può essere preso con soddisfazione.

Nota di merito, ancora una volta, per le centinaia di tifosi biancoverdi che hanno raggiunto Viterbo in un orario poco consono sostenendo la squadra dall'inizio alla fne e dandole l'impressione di giocare in casa: purtroppo non è bastato per raggiungere la vittoria, solo Russo, quando è tornato a sinistra, si è reso autore di qualche spunto interessante, un passo indietro per gli altri attaccanti schierati. Ma per ora va bene così. L'obiettivo ora è recuperare tutti gli acciaccati per il big match contro il Pescara, chiudere bene l'anno e iniziare col piede giusto il 2023.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 18 dicembre 2022 alle 16:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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