L'Avellino riparte, 50 giorni dopo l'ultima partita giocata, quella contro la Ternana, pareggiata 0-0 e valevole per il primo turno dei playoff. 

Quella partita ha segnato la fine della breve e intensa esperienza di Ezio Capuano sulla panchina biancoverde e i titoli di coda sembravano dovessero calare anche sull'avventura di Salvatore Di Somma, uno dei pochi superstiti della rivoluzione annunciata e operata dalla famiglia D'Agostino, che si basa soprattutto sul repulisti della rosa costruita con mille difficoltà la scorsa estate, da rinnovare e affidare a un tecnico navigato e vincente come Piero Braglia

Ad oggi quella rosa conta a malapena undici elementi, cinque di questi (Pizzella, Pellecchia, Acampora, Corcione e Mariconda) sono 2001 e 2002 della Berretti, c'è poi Gabriele Rocchi, che deve essere ancora ufficializzato, ma intanto si allena al Partenio-Lombardi con i nuovi compagni Laezza, Silvestri, Parisi, Federico e Ferretti, gli ultimi tre a rischio permanenza in biancoverde

E' inutile dire che al 20 di agosto qualcosa in più sul mercato andava fatto, al netto delle difficoltà nell'operare nell'era post-Covid e dello start del calciomercato estivo prorogato al primo settembre.

Andava fatto per dare un segnale forte alla piazza, per impreziosire l'avvento della nuova proprietà che dovrà finalmente dare gioie e soddisfazioni a una tifoseria affamata di calcio e bisognosa di periodi felici e privi di notizie preoccupanti e drammatiche come quelle circolate sotto la gestione Sidigas e durante il breve e dimenticabile interregno firmato Izzo e Circelli. 

Ma anche per dare un segnale a Piero Braglia che, sì, lo scorso 13 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione, affermò che non c'è fretta nell'operare sul mercato, ma che probabilmente avrebbe voluto in rosa almeno tre, quattro calciatori in più da allenare, magari quel Caturano richiesto a Di Somma, ma finito al Cesena. 

Il tecnico di Grosseto avrà a disposizione il portiere Francesco Forte, che firmerà un biennale e probabilmente il pari ruolo Federico Brancolini, il classe 2001 della Fiorentina che ha già debuttato in Serie A, aspettando il croato Mario Nikolic, 19enne della Dinamo Zagabria, fermato dalla positività al Covid e dalla doppia quarantena che dovrà rispettare in Croazia e poi in Italia. 

Per il resto solo sondaggi, interessi e qualche trattativa avviata, ma tutta da concretizzare (Dossena ed Elia dell'Atalanta; il ritorno di Illanes dalla Fiorentina e quello di Castaldo dalla Casertana, oppure l'attaccante Bortolussi del Novara).

Un po' pochino, mentre si avvicina il ritiro a Sturno (24 agosto).

Il 10 settembre, invece, verrà svelato il calendario del prossimo torneo di Lega Pro, qualche giorno prima scopriremo quali saranno le avversarie del girone C dei biancoverdi, molte di queste vere e proprie corazzate (Palermo e Bari su tutte). 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 agosto 2020 alle 15:36
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
vedi letture
Print