La pazienza è finita, la tensione ha superato il livello di guardia: lo conferma il vetro dell’auto di Circelli andato in frantumi. I tifosi sono stanchi, la stampa pure. Oggi si doveva mettere la parola fine a una situazione paradossale. Lo abbiamo definito teatrino imbarazzante quando Circelli e Martone non se le mandarono a dire in diretta televisiva, come due dilettanti allo sbaraglio.

Più che un teatrino è una corrida, un circo, come qualche tifoso ha scritto su Facebook.

Con l’appuntamento saltato dal notaio Di Lorenzo a Napoli, perché Circelli non conosceva l’indirizzo, abbiamo toccato il fondo e continuiamo a scavare. La conferenza stampa del vice-presidente ha lasciato in eredità molti dubbi, le intenzioni (solo quelle) di Circelli sembrano pure buone, ma concretizzarle in queste condizioni appare utopistico.

Ha detto di avere a disposizione i soldi per pagare gli stipendi e per saldare la rata alla Sidigas, di essere capace di portare avanti il progetto Avellino perché eventuali nuovi soci non gli mancano, motivo per cui riuscirà a ottenere una proroga dalla Covisoc mercoledì (un’altra???). Ha dichiarato di essere in grado di coprire anche le eventuali defaillance di Izzo, De Lucia e Autorino, a cui ha dato un ultimatum: 150mila euro entro le 12 di domani oppure l'assunzione delle responsabilità per eventuali penalizzazioni ed altri eventi nefasti.

A preoccupare più di tutto, però, è la mancata risposta di Luigi Izzo alla domanda che i giornalisti di SportChannel, PrimaTivvù e RadioPuntoNuovo gli hanno posto: verserà la sua quota per gli stipendi entro le 12 di domani, martedì 11 febbraio? Izzo ha farfugliato qualcosa, con atteggiamento spavaldo. Ha messo in mezzo gli avvocati, ha parlato di azioni legali nei confronti di Circelli, di tutela per le persone e gli investimenti fatti. Ma non ha risposto. Presidente, salderà la sua parte per gli stipendi e la rata da pagare alla Sidigas? Silenzio totale.

Forse Izzo non ha chiara una cosa: a prescindere da come e quando terminerà lo spettacolino messo in scena, ha il dovere e l’obbligo morale di versare la sua parte nelle casse societarie per fare fronte alle imminenti spese. Che sia un euro, dieci euro o un milione.

Il tentativo di mettere le mani sul 50% di Circelli e della Innovation Football è andato a farsi benedire, forse se ne riparlerà ancora (crediamo proprio di sì), ma ora bisogna accantonare l’astio e il rancore, infilare la mano in tasca e tirare fuori quanto dovuto, in base alla percentuale di quote in possesso. Quindi ottemperare agli obblighi, evitando penalizzazioni (perché la squadra non ha colpe).

Solo allora, magari dopo la gara con la Cavese se è possibile, potrete riprendere a scannarvi.  

Sezione: Editoriale / Data: Lun 10 febbraio 2020 alle 20:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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