Un'intera provincia si è risvegliata. Un'intera tifoseria è in fibrillazione. I giorni antecedenti Avellino-Catanzaro si stanno vivendo in città con l'attesa e l'entusiasmo di una finale playoff, nonostante siamo ancora all'11esima giornata con l'Avellino fuori dalla zona playoff. E' bastato poco per riaccendere un entusiasmo mai sopito, è bastato il ritorno di un allenatore che ha regalato tanto alla piazza come Rastelli, sono bastate delle risposte da parte della società attese da tempo dalla tifoseria, una società che ha finalmente fatto mea culpa ammettendo i propri errori e correndo ai ripari. Un incontro tra il presidente e una rappresentanza della tifoseria ha fatto il resto, riportando quell'unione di intenti tra piazza, squadra e società fondamentale per la buona riuscita di un campionato. Basta attriti, basta contestazioni, ora è il tempo dell'unione e del sostegno.

In città sono spuntati striscioni di incitamento verso la squadra ("11 uomini", "1 branco") ma anche verso i tifosi ("Tutti allo stadio", "1 provincia"), è bellissimo quanto sta accadendo in città ma che sia l'inizio di un percorso, e non un'estemporanea folata di entusiasmo dettata dall'importanza della partita. A prescindere dal risultato di domenica, che sia positivo o negativo, questo sostegno alla squadra deve continuare, non deve esaurirsi domenica. Si va verso il tutto esaurito, circa 6 mila spettatori attesi al Partenio (che un tempo ne poteva contenere molti di più) che devono diventare quasi una normalità, non un'eccezione per l'avversario di turno. L'augurio è che questo ritrovato spirito di unione con la squadra prosegua il più a lungo possibile: il lavoro di Rastelli sarà lungo, ci vuole pazienza, deve ottenere il massimo da qui a gennaio con il materiale umano a disposizione, e poi intervenire sul mercato per assicurare quegli elementi che il tecnico individuerà come necessari per integrare la sua rosa.

Non si esaurisca con la partita di domenica questa carica emotiva, non si smetta di sostenere la squadra in caso di sconfitta (possibile contro la prima della classe), che sia un punto di ripartenza per centrare, tutti insieme, un traguardo che si misurerà a giugno e non adesso. Ci auguriamo quindi di vedere queste manifestazioni d'affetto anche contro la Viterbese, il Potenza, il Picerno di turno (con tutto il rispetto per queste piazze), perché l'amore per il lupo si deve dimostrare ogni domenica, ogni giorno, indipendentemente dalla partita.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 28 ottobre 2022 alle 12:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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