L'Avellino sfrutta al meglio questo doppio turno 'interno' (anche se tecnicamente si giocava in trasferta) e riscatta al meglio le quattro sconfitte consecutive, pescando la seconda vittoria in tre giorno: dopo il Foggia cade anche il Giugliano. Sei punti che finalmente riportano l'Avellino in zona playoff, all'ottavo posto, e ora ha l'opportunità d chiudere con la ciliegina questo trittico di partite in sette giorni domenica ancora al Partenio, quando arriverà il sorprendente Picerno, quarto in classifica a -3 dal Pescara. Ma con un morale rinfrancato da questa mini serie positiva.

Rastelli opera diversi cambi rispetto all'ultima partita, anche in funzione della gara che si prospetta molto impegnativa contro il Picerno, e lascia inizialmente a riposo Ricciardi, Benedetti, Mazzocco, Russo e Trotta. Squadra con il 4-3-3 con Pane tra i pali, Rizzo a destra, Tito a sinistra, Moretti e Auriletto centrali. Casarini in cabina di regia con D'Angelo e Matera ai lati; Marconi terminale offensivo con Kanote a destra e Di Gaudio a sinistra. Avellino che interpreta subito bene la gara provando a giocare sulle ali dell'entusiasmo derivante dalla recente vittoria sul Foggia, Giugliano che non disdegna sortite offensive alla ricerca di una vittoria che manca da troppo tempo. La sblocca Auriletto con una bella girata in area servito da Marconi ma la gioia dura troppo poco, il pari arriva 4 minuti dopo su rigore per fallo di mano in area di D'Angelo su calcio di punizione: decimo rigore subito dall'Avellino, il terzo di fila. Raggiunto il pari il Giugliano chiude persino in crescendo il primo tempo credendo nell'impresa.

Avellino in difficoltà e che comincia a vedere i fantasmi del passato, ma a spaccare la partita ci pensa l'espulsione per doppio giallo di Zullo al 55': in vantaggio numerico e con un punteggio da recuperare, Rastelli capisce che è il momento giusto di osare e ordina al suo vice Russo di mandare in campo Russo per Kanoute e Trotta per D'Angelo: Avellino con il 4-2-3-1 (come già successo altre volte quando c'era da recuperare) con Russo, Trotta e Di Gaudio dietro Marconi. La mossa porta i frutti sperati perché l'Avellino trova il gol con Matera, ben servito in profondità da Trotta, e si porta sul doppio vantaggio ancora con Trotta che trasforma dal dischetto, dopo che l'arbitro aveva fatto ripetere la conclusione per troppi uomini entrati in area sul primo penalty, peraltro parato da Viscovo. Rastelli torna allora al 4-3-3 con Maisto per Di Gaudio e Tounkara per Marconi. Ma neanche sul 3-1 l'Avellino riesce a stare tranquillo e si complica ancora una volta la vita portando Scognamiglio all'inzuccata in area su punizione dalle retrovie: non impeccabile l'uscita di Pane e 2-3 che riapre i giochi con il più classico dei gol dell'ex. Ci pensa per fortuna il solito imprendibile Russo a superare in velocità Biasol che era in vantaggio su di lui, si interpone tra lui e il portiere e serve l'accorrente Tounkara per il primo gol in biancoverde per l'ex Cittadella, che chiude la partita sul 4-2.

Vittoria ineccepibile dell'Avellino, unico risultato atteso in una gara nel proprio stadio contro un avversario ampiamente alla portata e risultato non disatteso questa volta. Una bella prova dell'Avellino che, pur denotando i soliti problemi ormai strutturali in difesa, ha dimostrato tutte le potenzialità del proprio reparto offensivo e che prosegue positivamente una settimana dalla quale erano attesi i 9 punti, 6 sono già arrivati.

Ora non sarà facile affrontare al Partenio un Picerno che viene da 7 risultati utili consecutivi, Rastelli aveva deciso di lasciare a riposo i suoi uomini più affaticati ma dovrà nuovamente fare i conti con la coperta corta visto che Aya si è nuovamente fermato prima di questa gara, e Moretti sarà squalificato dopo l'ammonizione rimediata oggi. Benedetti dovrebbe prendere il suo posto al fianco di Auriletto a questo punto. In avanti invece fortunatamente regna l'abbondanza, e l'ottima prova oggi del pacchetto avanzato fa dormire sonni tranquilli a Rastelli, che avrà solo l'imbarazzo della scelta.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 15 marzo 2023 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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