Ezio Capuano allenerà l'Avellino dopo averlo soltanto sfiorato in estate, quando la dirigenza gli preferì Giovanni Ignoffo per la paura di essere contestata da una tifoseria già inferocita per la situazione in cui era piombata la squadra a causa dei guai giudiziari ed economici della Sidigas. 

A distanza di due mesi le parti si sono invertite.

Ignoffo è stato maltrattato dalla dirigenza irpina e mentre guidava l'allenamento odierno al Partenio-Lombardi, in un hotel della città, il presidente Claudio Mauriello parlava e trattava con Capuano raggiungendo l'accordo. 

Una mancanza assoluta di rispetto verso un allenatore che ha semplicemente fatto il suo dovere, accettando di allenare un gruppo composto inizialmente da ragazzini e comunque incompleto per gli errori commessi dalla proprietà e da chi ha allestito la rosa. Ovviamente quello di allenare in una piazza importante come quella biancoverde non è solo un onere, ma soprattutto un onore. 

E sicuramente, sulle quattro sconfitte subite nelle ultime cinque giornate, il tecnico ha sicuramente grosse responsabilità per la gestione del risultato contro la Cavese e la Paganese e per le difficoltà a recuperare lo svantaggio contro Bisceglie e Virtus Francavilla. 

Ma un trattamento del genere Ignoffo non lo meritava e non lo merita.

A questo punto avrebbe fatto meglio a dimettersi, ponendo al primo posto la dignità personale ai soldi da ricevere da qui fino al prossimo giugno. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 18:44
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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