Due punti in tre partite sono pochi, pochissimi. E l'Avellino lo sa. Anche se il pareggio contro il Monterosi porta con sè strascichi positivi, visto che la porta di Lagomarsini è rimasta inviolata e visto che la squadra si è comportata da tale. Però troppi pochi punti messi in cassaforte. Una gara dai due volte. C'è chi è contento, chi meno. Graziani ad esempio è soddisfatto e su questo si potrebbe discutere. Guardare il bicchiere mezzo pieno per una crescita futura o mezzo vuoto per i punti che non arrivano adesso? E' un bel dilemma, di certo però non si può essere contentiò di questo Avellino e non si può espandere la felicità per come stanno andando le cose.

Capiamo tutto: la rosa limitata, la crescita. Tutto. Ma al momento quali provvedimenti sono stati presi? Nessuno. Il mercato è ancora fermo, non è stato ingaggiato nessun giocatore, nemmeno per una toppa in attesa di gennaio. E l'Avellino ha bisogno di rinforzarsi perchè fino a dicembre ci sono altre cinque gare ed in palio ci sono punti pesanti. Contro il Monterosi nemmeno il ritorno alla coppia gol De Vena-Sforzini è bastato per strappare i tre punti da un campo sicuramente ostico, mai espugnato in questo campionato. Ora la questione stadio. Sabato verrà affrontato il Castiadas ma non si sa ancora dove. De Cesare e Taccone giocano ad accaparrarsi l'impianto con il secondo che non vuol mollare. Siamo alle solite. Avellino deve rinascere e invece fa ancora parlare di sè per diatribe da scuola dell'infanzia.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 06 novembre 2018 alle 15:59
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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