Tutto riaperto! L'Avellino non sciupa la seconda occasione di fila di riavvicinare il Bari, dopo il mezzo passo falso di Bisceglie, e stavolta sfrutta l'incredibile caduta interna dei Galletti contro la Viterbese superando di misura il Palermo al termine di un match duro e si porta ora a -1 dal secondo posto, occupato dai pugliesi. E' stato un match duro come si diceva, equilibrato, con nessuna delle due squadre che ha mai prevalso sull'altra. Probabilmente la gara si sarebbe chiusa sullo 0-0 se Luigi Silvestri non avesse trovato quell'incredibile gollonzo da centrocampo, con la palla spazzata via per alleggerire che ha scavalcato un non perfetto Pelagotti, sorpreso fuori dai pali. Un gol fortuito e fortunoso, ma che ha premiato l'intraprendenza dei biancoverdi, che dopo la marcatura hanno confermato un certo predominio territoriale.

Gara molto equilibrata nel primo tempo, dove forse l'ago della bilancia si è spostato leggermente dalla parte rosanero, bravi a costruire un maggior numero di palle gol, pur senza portare mai grossi pericoli dalle parti di Forte, sempre attento. L'Avellino si è svegliato, come spesso successo in questo campionato, nel secondo tempo, con il suddetto gol di Silvestri che ha cambiato gli equilibri: sotto di una rete e costretto a rincorrere, il Palermo ha offerto il fianco e l'Avellino si è reso maggiormente pericoloso in contropiede. Poteva anche starci il 2-0 con Bernardotto che a metà ripresa da solo in area ha sprecato tutto attendendo troppo l'arrivo di un compagno. Nel finale l'Avellino ha dato l'impressione di accontentarsi del risultato, badando più che altro a non subire e a far girare la lancetta.

Carriero solita sostanza in mezzo al campo, anche se piuttosto nervoso (ammonito subito, ha rischiato in un paio di occasioni di lasciare i compagni in dieci), Illanes al quinto giallo in cinque partite: salterà la prossima per squalifica, sul suo temperamento dovrà lavorare Braglia. Un po' in ombra le punte quest'oggi, Maniero non si è visto quasi mai, Fella ha provato a lottare ma ha fallito spesso l'ultimo tocco: meglio Bernardotto che come si diceva ha però sprecato le occasioni avute. Insomma, oggi bisogna solo ringraziare il fortunato tiro di Silvestri se si sono portati a casa i tre punti, magari riscattando altre partite in cui l'Avellino ha gettato alle ortiche punti alla portata. Anche un po' di fortuna ogni tanto non guasta.

Classifica che ora comincia a farsi interessante, facendo i dovuti scongiuri sembra quasi di rivedere l'incredibile cavalcata del girone di ritorno del campionato di D di due stagioni fa, quando l'Avellino recuperò 10 punti al Lanusei vincendo il campionato. Qui la rincorsa non è sulla Ternana, troppo distante, ma sul Bari, e si potrebbe anche arrivare allo scontro diretto puntando al sorpasso. I numeri ci parlano di un Avellino in gran forma dopo aver superato l'emergenza Covid: sette risultati utili di fila, di cui cinque vittorie, dieci clean sheet totali in campionato. Interessante anche il solco scavato rispetto al quarto posto, con il solo Catania che potrebbe guadagnare terreno sfruttando la giornata di stop biancoverde. E una ritrovata fiducia nei propri mezzi: dopo 22 giornate di campionato la squadra è ormai consapevole della propria forza e delle proprie potenzialità, il gruppo si è amalgamato, il lavoro di Braglia si vede e salvo ulteriori complicazioni dovrebbe restare protagonista fino al termine della regular season. Ai playoff penseremo a maggio, ora la priorità è chiudere nella miglior posizione possibile, per poter giocare da protagonisti gli spareggi promozione.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 07 febbraio 2021 alle 18:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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