La strada è ancora lunga ma almeno l'Avellino è tornato nei binari: la vittoria contro il Potenza serviva come l'ossigeno. Serviva per rasserenare l'ambiente dopo una settimana particolare, che ha visto la conferenza stampa di D'Agostino e il comunicato, durissimo, della Sud. Serviva a Taurino per salvare la propria panchina, perché al di là delle dichiarazioni di facciata di D'Agostino è indubbio che un nuovo passo falso avrebbe fatto traballare ulteriormente la sua posizione. Serviva alla squadra per lavorare con maggiore tranquillità, perché l'ambiente teso si percepisce, eccome, nello spogliatoio, e dopo 4 punti in 5 gare si doveva assolutamente svoltare.

La svolta c'è stata e stavolta si può anche parlare finalmente di vittoria convincente. L'Avellino ha battuto 2-0 il Potenza, risultato più rotondo da inizio campionato, ha creato numerose altre palle gol ma ancora sprecate con Ceccarelli, Russo, Gambale, Micovschi. E questo è un problema che va risolto perché se è vero che si sono siglate due reti, è anche vero che dopo Latina l'Avellino continua a sprecare troppo, con la beffa che è sempre dietro l'angolo: il Potenza sul 2-0 ha sbagliato un gol incredibile con Caturano, e ha avuto due reti annullate per fuorigioco. E continuano a mancare i gol delle punte: Trotta è ancora alla ricerca della forma migliore e oggi non ha convinto, Murano dopo il deludente avvio di campionato, che fa il paio con la scorsa stagione, è relegato in panchina e Gambale si impegna ma anche oggi ha fallito una buona palla gol. Per fortuna ci pensano gli esterni a 'tirare la carretta', bellissimo oggi il gol di Russo, e il solito Casarini, che si conferma l'uomo con il maggior tasso tecnico in questa rosa.

Convince anche il 4-3-3, modulo che da quando è stato adottato ha permesso di creare molte più occasioni da rete e far rendere la rosa al meglio. Pur senza terzini di ruolo: Ricciardi è praticamente sempre in posizione di spinta, e lo fa anche bene, suo l'assist per Russo, Auriletto adattato a sinistra resta più bloccato e fa tanta legna quando serve. Ma è ancora un Avellino convalescente: per cominciare a respirare e parlare di un Avellino guarito, combattivo e capace di recitare il ruolo che gli è stato assegnato in campionato, ora è richiesta continuità, di atteggiamento ma anche di risultati, perché a Latina l'atteggiamento non è bastato. E il prossimo turno in questo senso sarà un vero esame di maturità: si va in casa del Crotone, ancora imbattuto e che come il Catanzaro viaggia quasi a punteggio pieno. Una partita proibitiva in questo momento ma anche un esame severo, che potrebbe restituire anche buoni risultati per il processo di crescita della squadra, al di là del risultato.

In mezzo la partita di coppa Italia con la Fidelis Andria che in questo momento suona più come un impedimento nella marcia di avvicinamento a questa importante sfida ma comunque da onorare, e chissà magari anche da occasione per chi ha giocato meno fin qui di mettersi in mostra e offrire nuovi spunti a Taurino.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 ottobre 2022 alle 21:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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