Nove positivi al Covid-19 nel gruppo squadra: l’Avellino, assieme al Legnago e al Piacenza, è la società – al momento – più colpita dal virus, tanto da dover chiedere il rinvio, con almeno un giorno di anticipo, della gara contro il Potenza, in programma lunedì sera. Per la terza volta di fila, stavolta per “causa” sua, l’Avellino salterà l’appuntamento con il campionato, dopo aver visto rinviare i match contro Monopoli e Bisceglie per le troppe indisponibilità nei gruppi squadra avversari.

Da agosto ad oggi, il club irpino ha registrato 17 positività al Covid-19, ma se in precedenza i casi erano circoscritti a poche unità (massimo 3 contemporaneamente ad agosto), oggi la situazione è decisamente più grave, con nove calciatori alle prese con il Coronavirus e quindi indisponibili per almeno 10 giorni, in attesa di nuovi esami e del doppio tampone negativo per riprendere l’attività agonistica.

Qualcosa è andato storto, dunque, probabilmente non tanto in campo o nello spogliatoio, quando fuori dal rettangolo di gioco, nella sfera privata di ogni tesserato. Comportamenti forse errati, qualche caduta d’attenzione che ha generato un effetto domino disastroso per l’intera squadra, praticamente dimezzata dal Covid-19 e costretta a sventolare bandiera bianca per lunedì, giocandosi l’unico bonus a disposizione per tutta la stagione.

Da oggi Piero Braglia potrà contare nuovamente su Maniero e Pizzella, due dei nove positivi nel team irpino. Due calciatori trattati diversamente dalla società, che ha svelato immediatamente il nome di Pizzella, preferendo trincerarsi dietro al diritto alla privacy per Maniero. Un segreto durato pochissimo, cancellato dall’assenza dell’ex Bari e Novara nella tribuna dello stadio Torre di Pagani, dove invece si sono accomodati tutti gli altri compagni di squadra indisponibili per infortunio o squalifica.

Stesso discorso per Tito, fregato dai social e da alcuni commenti di amici e familiari allertati dal calciatore subito dopo l’esito positivo del suo tampone: a quel punto, scoperta l’identità dell’atleta contagiato, la società non ha potuto esimersi dal notiziare stampa e tifosi dell’accaduto, diversamente da quanto successo con gli ultimi sei casi. E’ l’edizione del venerdì de Il Mattino a elencare i nomi dei positivi al Covid-19 nel gruppo biancoverde, svelando le identità degli altri sei contagiati oltre a Tito, Maniero e Pizzella, ovvero Marco Silvestri, Pane, Aloi, D’Angelo, Rocchi e Rizzo.

All’emergere delle prime indiscrezioni circolate su siti e giornali, il club biancoverde ha risposto con un comunicato stampa critico nei confronti degli organi di informazioni, colpevoli a loro dire di creare “allarmismi, che finiscono per provocare disagi e tensioni all’intero tessuto sociale e non solo al contento in cui un eventuale caso si è verificato”, come si legge nella nota stampa redatta giovedì pomeriggio, subito dopo l’annuncio della richiesta alla Lega Pro del rinvio del match contro il Potenza. Una critica, sicuramente, evitabile.

Qualcosa è andato storto, dunque. Ma se in campo e negli spogliatoi, lo staff medico tende a tenere alta la concentrazione degli atleti, sottoposti a un rigido protocollo e a comportamenti idonei a evitare l’innesco e il propagarsi del contagio, è pur vero che gli stessi medici non sono in contatto 24 ore su 24 ore con i tesserati del club, soprattutto nel privato, dove il rischio di ammalarsi di Covid-19 è più elevato.

Quindi, un comportamento più responsabile di ogni singolo atleta, che ha gli stessi obblighi e divieti di un comune cittadino, avrebbe potuto evitare l’attuale situazione in cui è piombata l’Avellino.

E che non si generi ora la teoria del complotto, se Ternana e Bari hanno avuto rispettivamente zero e un solo caso positivo da inizio stagione, riuscendo anche con una buona dose di fortuna (affrontare sempre un avversario in salute, per esempio...) a portare avanti il proprio cammino in campionato, senza subire rallentamenti dal Covid-19. Si legge sui social che i due club scendono in campo pur avendo calciatori positivi o hanno a disposizione il vaccino anti-Covid perché le rispettive proprietà sono facoltose. Andiamo, su, facciamo i seri.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 14:00
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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