E ora lasciateci sognare! E' un Avellino che non vuole fermarsi e che pesca addirittura la quarta vittoria in cinque gare, ancora imbattuto e a -2 dalla Ternana capolista con due gare da recuperare. Ha la miglior media punti del girone e un morale che sicuramente aiuta, poiché, si sa, vincere aiuta a vincere. I Lupi hanno superato anche l'esame derby, e se quello con la Juve Stabia era finito in parità, contro la Casertana, ancora ferma a 3 punti, i biancoverdi hanno dominato chiudendo con un perentorio 3-1, il punteggio piu' largo fin qui in stagione. Sicuramente ha aiutato l'espulsione di Hadziosmanovic, poiché fino a quel momento l'Avellino stava soffrendo le avanzate rossoblu, ma il rosso per proteste ha cambiato la gara, mettendola in discesa per i Lupi.

Non aveva iniziato infatti benissimo la partita la squadra di Braglia: pur giocando meglio e costruendo le migliori occasioni gol, è andata sotto al primo vero tiro in porta della Casertana, e da quel momento ha cominciato a far fatica. I falchetti hanno cominciato a far girare meglio la palla, con maggiore velocità e precisione, mentre l'Avellino è apparso smarrito e in difficoltà sulla circolazione palla avversaria. Ma come era accaduto per il gol di Icardi, il pari dell'Avellino arriva nel miglior momento della Casertana, e allora nuovamente l'inerzia della gara cambia, probabilmente gli ospiti accusano il colpo psicologico del pari nel momento di maggior spinta, e l'Avellino torna a giocare. L'espulsione di Hadziosmanovic è la definitiva mazzata psicologica per la Casertana, che non si riprende piu', subisce l'Avellino e nel secondo tempo incassa anche due reti che chiudono la partita.

Non sappiamo se fosse andata allo stesso modo in undici contro undici, ma di certo la vittoria dell'Avellino è stata schiacciante e meritata, con tanti spunti interessanti anche stavolta. In primis l'ottima partita, ancora una volta, di Adamo, che stavolta condisce la prestazione con il primo gol in campionato. Ottima anche la prova di Maniero, che finalmente si sblocca e lo fa nel migliore dei modi, con una doppietta che ribalta il risultato. Un po' in affanno forse la difesa nel primo tempo, sorpresa dalle veloci accelerazioni dei Falchetti, ma bene poi nella ripresa, quando anche Guidi ha dovuto cambiare assetto tattico per sopperire all'espulsione.

E' stato bello rivedere il pubblico sugli spalti, anche se forse ci si aspettava un afflusso maggiore dopo tanti mesi di digiuno dal Partenio: 156 biglietti venduti sono un numero davvero esiguo, ma un po' l'andamento epidemiologico, un po' il forte rincaro dei biglietti (30 euro per un tagliando di Curva per i non sottoscrittori della Fidelity Card) e il meteo hanno scoraggiato i piu', che hanno preferito guardarla comodamente da casa. E' stato comunque bello sentire i pochi presenti urlare, incoraggiare ed esultare: un'ulteriore iniezione di fiducia per i calciatori che hanno potuto quantomeno esultare e festeggiare insieme a una piccola rappresentanza dei propri tifosi, sapendo di averli vicini in vista delle prossime partite. Che purtroppo saranno senza pubblico visto l'ultimo Dpcm: la speranza è che almeno non si fermi nuovamente anche il calcio, proprio in un anno in cui l'Avellino sta lottando per tornare dove merita, un nuovo stop saprebbe di beffa e di delusione per i tanti tifosi, in un momento in cui appunto il calcio rappresenta l'unico momento di divertimento e di fuga dalla difficile realtà di questi giorni.

Intanto godiamoci il presente: mercoledì l'Avellino recupererà la partita contro la Turris, una vittoria vorrebbe dire sorpasso in vetta e primo posto in solitario, un momento che tutta la piazza aspetta da 3 anni.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 ottobre 2020 alle 21:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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