Ed eCCoCi qua. Potremmo gioCare all'infinito Con la lettera C per evidenziare quanto di bello fatto dall'Avellino, ma pensiamo possa bastare. Che dire di un campionato che ci ha visti protagonisti nel bello e nel cattivo tempo, in cui le cose non sono andate sempre bene, soprattutto all'inizio quando poi i lupi erano terzi, quarti, quando si perdevano trasferte con due o tre gol di scarto. Quando tutti pensavano che l'unico modo per approdare di nuovo tra i professionisti fosse il ripescaggio. E invece non è andata così. Perchè la società ha saputo gestire con innesti di qualità, perchè è arrivato un allenatore che sa il fatto suo insieme ad un vice che piangeva di gioia in sede di presentazione. E poi dieci vittorie consecutive, ma nel frattempo i se ed i ma. Se il Lanusei pareggia o perde e noi vinciamo. Se il Lanusei non regge oppure se regge. Sì, ma noi dobbiamo vincerle tutte, siamo l'Avellino. Quante volte abbiamo ascoltato queste frasi e quanti speravano potesse finire così. Un inizio difficile ed un finale quasi in scioltezza, perchè si poteva festeggiare già a Latina. La cosa certa è che l'Avellino di quest'anno sia stata una famiglia, un vero gruppo. Mai una parola fuori posto, mai una tensione che sia emersa. Mai nulla.

Ed è anche così che si costruiscono i successi. Ci siamo sentiti dire da ogni parte d'Italia che la Serie D non c'entrasse niente coi lupi. Vero. Verissimo. Abbiamo subito sfottò dai rivali. Abbiamo avuto paura del derby con il San Tommaso. Tutto questo però possiamo lasciarlo alle spalle. Oggi l'Avellino è di nuovo una squadra professionistica. E' di nuovo nel calcio che conta, perchè questa piazza e questa maglia contano e pesano. Siamo rinati. Popolo unico e immenso, in 4mila a Rieti, ma sarebbero potuti essere molti di più. Si riparte da questo successo, con la sensazione che l'Avellino abbia riacceso un entusiasmo assopito per anni. E adesso? Adesso si festeggia e poi si programma il futuro, che dovrà essere roseo per non morire più. Adesso si riparte da una figura storica del tifo come Mario Dell'Anno che è tornato ai suoi fasti. E si riparte da una società sana che dovrà regalare gioie al pubblico irpino. Il 2-0 sul Lanusei non è la fine, ma è solamente l'inizio. Ci sarebbe anche uno scudetto da giocarsi, con la sfida al Bari e al Picerno. Cominciamo a riassaporare il gusto del calcio vero. Noi Ci siamo!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 maggio 2019 alle 19:45
Autore: Forza Lupi
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