C'era da riscattare il 4-1 in trasferta contro l'Atletico dopo la bella vittoria sul Lanusei, e invece niente. Domenica tutti erano convinti che l'Avellino avesse imparato la lezione e che l'atteggiamento spocchioso fosse definitivamente stato accantonato senza mai più tornare. Ma qui non si tratta di atteggiamento, bensì di dare ragione ad un allenatore che è vero che non ha vinto chissà che, ma che conosce la categoria piuttosto bene. Grazian lo aveva detto: "non siamo i più forti". Ed è arrivato il momento, all'ottava giornata, di dargliene atto. L'Avellino subisce gol maledettamente, sempre e comunque, in ogni partita. E una squadra che deve vincere il campionato non può permetterselo. Adesso sono tre i punti di distacco dal primato. Nessuno vuol fare drammi, ma è chiaramente ed oggettivamente così: prendiamone atto e aspettiamo dicembre. Già, dicembre. In sala stampa domenica Graziani parlando della difesa disse: "la risolviamo". Il riferimento, a questo punto, era al mercato che si aprirà tra circa un mese. Non se la prenda nessuno, ma i vari Dondoni, Mithra, Scarf, Mikhaylovskiy, non sono da Avellino.

E il vertice che si è tenuto negli spogliatoi  del Madami con il patron De Cesare e la dirigenza sarà servito proprio a questo. Capire una volta per tutte che l'Avellino non è la favorita. Bisognerà tornare coi piedi per terra e ricredersi un po' tutti. Il blasone non sempre rispecchia la realtà dei fatti. E i fatti dicono che in due trasferte gli irpini hanno subito la bellezza di sette reti. E' vero che le assenze pesano ed uomini come Matute, Gerbaudo e Sforzini non si regalano così perchè sono di categoria superiore. E' vero che De Vena si è fatto male subito, ma non si può perdere 3-0 in questo modo in casa del Flaminia. Ora che succede? Bisognerà remare tutti dalla stessa parte incitando come sempre i ragazzi che comunque navigano in acque di alta classifica, ma bisognerà abbassare un po' le pretese almeno fino alla riapertura del mercato dove siamo sicuri la società sarà protagonista per tentare il salto di categoria. E' stato etichettato come arrogante, qualcuno lo critica ancora, ma stavolta facciamo i complimenti a Graziani. Ci ha beccato in pieno sul valore della sua rosa. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 24 ottobre 2018 alle 22:42
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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