Tre rammarichi, nell'ordine: perdere l'entusiasmo delle tante persone che oggi hanno affollato il Partenio, la produzione offensiva e di gioco men che sufficiente e il risultato, che ne è figlio naturale.

Cominciamo da qui. Lo 0-0 con la Gelbison, simpatica ma modesta neopromossa, presenta difficoltà non attese. Perlomeno non in queste proporzioni.

Servirà reagire già a Monopoli, dove il coefficiente di difficoltà si alzerà parecchio, altrimenti la brutta figura sarà un rischio concreto.

Siamo solo alla seconda giornata, c'è tutto il tempo per migliorare e scalare la classifica a patto che si accenda qualche riflettore, di gioco e individuale. Oggi poche luci. Aya, Zanandrea (almeno ordinato), Kanoute (fumoso ma almeno ci ha provato)e soprattutto Gambale che, entrato nel finale, ha mostrato di avere buona struttura, fondamentali e visione di gioco. Molto bene, peccato non abbia avuto più minuti a disposizione, non per forza a scapito di un Murano identico a quello dello scorso campionato. Almeno nella seconda parte del secondo tempo, contro un avversario poco propositivo, si poteva forse derogare al modulo base e giocare con due punte? Ai più è parso di rivedere lo spartito dell'Avellino dello scorso anno: una squadra inchiodata sullo schema originario e che fa pochissimo calcio giocato.

La produzione offensiva è diretta conseguenza di un gioco confuso, fatto di pochissimi movimenti senza palla, nel primo tempo rinunciatario con Franco (sottotono) troppo schiacciato sui (nostri) difensori e Cesarini estraneo alla manovra.

Quadro fosco, ma con un asterisco gigantesco. Criticare la vecchia guardia, oggi ampiamente deficitaria in pagella, porterebbe le seconde linee ad avere maggiori responsabilità, e la sensazione è che si rischierebbe un ulteriore passo indietro sotto il profilo della qualità. 

Monopoli sarà un rischio grande, ma anche una grande opportunità. Anche per non perdere la vicinanza di chi, fedelissimi a parte, oggi è tornato al Partenio. Lo zoccolo duro presenzia di per sé, il resto viaggia con i risultati e le ambizioni. Che per quest'anno la società non ha sbandierato ai quattro venti. Il profilo basso e la mancanza di dichiarazioni della dirigenza possono essere una scelta comunicativa legittima, a patto che non alimentino nei tifosi l'ombra di ridimensionamento non annunciato.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 settembre 2022 alle 20:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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