Dopo anni di delusioni e di retrocessioni amare, l'Avellino conquista virtualmente la tanto agognata salvezza battendo in casa il Cittadella per 1-0 grazie al gol di Gigi Castaldo. Un traguardo importantissimo quello raggiunto dai ragazzi di Rastelli che sarebbe dovuto essere accolto con gioia ed entusiasmo. Purtroppo, però, le cose non sono andate così. Davvero un peccato aver rovinato una giornata così bella per quella che può essere definita un'incomprensione tra squadra e tifosi. Tutto è cominciato nella parte finale del primo tempo, quando Millesi, dopo aver perso un pallone a centrocampo, ha reagito a qualche fischio proveniente dalla Tribuna Terminio rivolgendosi con fare provocatorio ai tifosi sistemati in tal settore. Il capitano biancoverde ha sicuramente sbagliato a reagire in questo modo, un giocatore della sua esperienza non dovrebbe cadere in questi tranelli. Sta di fatto, però, che non è la prima volta che dalle tribune piovono fischi a gara in corso. Il tifoso che paga il biglietto ha tutto il diritto di esprimere, in maniera civile e corretta, il proprio parere ma sarebbe meglio farlo al triplice fischio dell'arbitro e non durante la partita.
Al ritorno in campo dagli spogliatoi, l'Avellino è stato applaudito dalla Curva Sud, segno che non c'era nessuna intenzione di fare una contestazione. La squadra ha probabilmente mal recepito oppure ha caricato di eccessiva importanza un coro che invitava Castaldo e compagni a tirare fuori gli attributi. Un coro che, forse, si sarebbe potuto evitare ma avevamo accennato a questo discorso già dopo la partita contro il Siena. Per il resto, la Curva Sud ha incitato la squadra fino al termine del match, riservando tra l'altro un bellissimo coro anche a Paolo Pagliuca che sta vivendo un momento difficile e che proprio oggi ha fatto ritorno sulla panchina biancoverde. Era, quindi, doveroso da parte degli uomini di Rastelli andare a festeggiare con il proprio pubblico la vittoria odierna. Tutto questo ha scatenato l'ira dei tifosi che, a fine gara, si sono sistemati davanti alla Porta Carraia e hanno dato vita ad una contestazione che ha avuto come bersaglio tutta la squadra ma soprattutto Francesco Millesi. Per fortuna, dopo un po' è rientrata la calma. Ora, però, urgono chiarimenti da ambo le parti. Un anno così bello e che potrebbe ancora regalare molte sorprese non deve essere rovinato. Mancano ancora dieci partite al termine del campionato ed è fondamentale che tutti remino dalla stessa parte. Oggi è stato raggiunto sul campo un traguardo che mancava da troppo tempo e dispiace che le cose siano andate in questo modo. C'è bisogno di un esame di coscienza da parte di tutti. Ci sono voluti tanti anni per rivedere il calcio ad Avellino a certi livelli e non sarebbe il caso di mandare tutto a rotoli proprio ora, nel momento più bello. Il messaggio che, dunque, ci permettiamo di rivolgere a tutti, sia alla squadra che ai tifosi, è di chiarire quest'episodio e di mettere la parte le incomprensioni perché, come ha detto anche Rastelli, da soli non si va da nessuna parte.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 marzo 2014 alle 19:15
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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