E' un Avellino che sembra averci preso gusto, e che non vuole più fermarsi. Terza vittoria di fila, Entella battuta, e con merito, Avellino che sale a quota 10 in classifica, a -1 (in attesa dl Modena nel momento in cui scriviamo) dalle prime della classe. Tolto l'esordio shock a Frosinone (o sarebbe meglio dire nel primo tempo con il Frosinone) è un Avellio che sta compiendo un cammino fin qui perfetto in campionato. Quello che più colpisce è l'autorità con cui la squadra ha condotto la gara, sempre in controllo, senza quasi mai subire o soffrire, confermando il ruolo da favorita con cui si presentava a questo che si può considerare di fatto uno scontro diretto per la salvezza. Contro un'altra neopromossa. Ma l'Avellino, reduce dalla vittoria sul Monza e dal successo rocambolesco di Carrara, arrivava avanti nei pronostici contro l'Entella, e in campo non c'è stata storia. Gol di Biasci (di pregevole fattura per coordinazione e indirizzamento della palla) nel primo tempo, raddoppio dell'esordiente Kumi (su regalo del portiere) nel secondo tempo. In mezzo qualche altro tentativo dello stesso Biasci (tra i migliori), il solito lottatore Crespi, qualche sortita offensiva di Missori. Fermato sempre sul nascere qualunque tentativo di ripartenza ligure. Una vittoria, si diceva, di autorità e di spessore, che conferma non solo i progressi di questa squadra, ma anche i punti fermi sui quali Biancolino può già contare.

A partire dal modulo: dopo aver lavorato tutta l'estate sul 4-3-1-2 con cui ha vinto il campionato di C (pur con qualche esperimento sulla difesa a tre) da quando l'allenatore partenopeo ha deciso di schierarsi con il 3-4-1-2 ha sempre vinto. Sarà che questo modulo esalta le qualità dei calciatori attualmente a disposizione, sarà il mettersi a specchio con l'avversario (molti adottano questo modulo) ma tale schieramento sembra davvero quello che dà più certezze in questo momento. Per passare ai singoli che fin qui stanno garantendo le maggiori sicurezze: Fontanarosa gioca con l'autorità di un veterano a dispetto della giovane età, Simic e Cancellotti rappresentano delle certezze, Missori e Cagnano spingono e difendono, Palmiero insostituibile come Sounas, oggi sostituito degnamente dal giovane Kumi. Sulla trequarti oggi ha giocato Besaggio al posto di Insigne, che ultimamente è apparso un po' appannato, e ha dimostrato di saper far bene anche il quel ruolo. Biasci sta tornando il giocatore devastante che avevamo ammirato a distanza a Catanzaro, oggi tra i migliori. Russo fin qui devastante a partita in corso. E in avanti, senza i vari Favilli, Tutino, Patierno, con un Lescano ancora in cerca della sua vera identità, Crespi ha dimostrato che le belle parole spese su di lui erano fondate, data l'autorevolezza con cui lotta in ogni partita. A Carrara un gol e due assist, unico giocatore della sua età tra A e B a mettere la firma in tre gol in una sola partita; con l'Entella altra prova di grande maturità. E pensare, come dicevamo, che l'Avellino ha dovuto fin qui fare a meno delle punte di diamante del suo mercato come Tutino, Favilli, bomber Patierno, lo stesso D'Andrea o Rigione. Segno che l'Avellino ha una rosa comunque forte, chiunque sia chiamato a sostituire gli assenti.

Sarà da capire ora come varieranno questi equilibri che l'allenatore sta trovando una volta recuperati tutti gli acciaccati. L'auspicio è che, aumentando la qualità nella rosa a disposizione e la competizione interna, la squadra faccia un ulteriore passo avanti. Intanto sta volando sulle ali dell'entusiasmo, regalando emozioni che ormai non si ricordavano quasi più nella piazza. Ma come ricordiamo sempre, piedi ben saldi per terra e realismo. Ricordiamo sempre che l'obiettivo primario è la salvezza, l'Avellino oggi ha 10 punti ed è a 1 punto dalle prime, ma ci piace pensare che abbia già incamerato 10 punti utili alla salvezza, che dovrebbe essere intorno ai 50-55 punti. Ogni altro discorso è demandato a dopo la conquista della permanenza in B. Anche perché fare dei bilanci dopo appena 5 giornate è obiettivamente presto, e anche il calendario sta dando una mano: Carrarese, Entella, e le prossime due Padova e Mantova sono sicuramente avversari alla portata in un ipotetico ruolino di marcia che allenatore e dirigenza avranno tracciato nella propria mente. Ma ci saranno poi da affrontare squadre del calibro di Venezia, Empoli, Palermo, Spezia, Cesena, solo per dirne alcune. E' un bene quindi accumulare punti ora che si vincono le partite che sulla carta vanno vinte per accumulare punti salvezza, ma non ci sarà da deprimersi se non si esprimeranno le stesse prestazioni o non si porteranno a casa gli stessi punti quando si affronteranno avversari ben più quotati.

Certo, la speranza che l'Avellino possa continuare a stupire e a mantenere queste posizioni di classifica c'è e deve esserci in tutto l'ambiente, ma mantenendo un profilo basso e soprattutto tanta umiltà e realismo, potranno essere soltanto delle piacevoli sorprese che non faranno che aumentare l'autostima e l'entusiasmo nell'ambiente. Intanto godiamoci questa media di 2 punti a partita che pone l'Avellino al primo posto tra le neopromosse, godiamoci questa striscia positiva e speriamo di vederla confermata nel corso di questa settimana. Tutto quello che dovesse arrivare poi sarà soltanto una piacevole e inaspettata sorpresa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 19:40
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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