L'Avellino esce battuto dal Ceravolo di Catanzaro con un netto 4-1 contro il rullo compressore del girone C. Un risultato forse troppo largo e che punisce oltre modo i lupi, che per 50 minuti hanno fatto vedere anche buone cose, ma nel secondo tempo è venuto fuori il valore della squadra capolista e ha vinto con merito, ottenendo la sedicesima vittoria su sedici in questa stagione in casa. Quarta sconfitta di fila per gli uomini di Rastelli, che avevano anche approcciato bene la gara, segnando la rete del vantaggio con il ritrovato Marconi e tenendo botta agli avversari almeno per il primo tempo. 
L'Avellino a Catanzaro doveva provare a ricompattarsi, dopo le 3 sconfitte di fila e qualcosa di positivo si è anche visto. Il ritorno al gol di Marconi, un buono spirito per quasi un'ora. Poi poco da dire. Nel secondo tempo si sono viste in campo due squadre di due categorie differenti e gli oltre 40 punti di differenza con il Catanzaro sono stati evidentissimi. L'Avellino subisce la quarta sconfitta di fila, 10 gol subiti nelle ultime 4, nell'era Rastelli non era accaduto mai. Inutile appigliarsi all'arbitro, che ha lasciato a desiderare, ma l'Avellino deve cercare di riparare i danni, in particolare nella fase difensiva, dove il secondo tempo il Catanzaro ha avuto almeno 10 palle gol, a tu per tu con Pane, bravo in diverse circostanze ad evitare anche un risultato tennistico. L’espulsione (ingiusta) di Auriletto ha poi complicato il tutto. 
L'Avellino si è tolto il dente, come quando si va dal dentista e si sa già che farà male. Al Ceravolo quest'anno hanno perso tutte, mettiamola così. Ora bisogna ripartire dalle (poche) certezze e cose positive, in vista di 3 partite consecutive al Partenio, dove si deve cercare di avere risultati positivi. 
Arriva il Foggia di Somma domenica prossima ad Avellino, altra gara non facile, con i Satanelli lanciatissimi che hanno appaiato il Pescara al terzo posto, ma bisogna svoltare in qualche modo e dare una risposta importante, per non finire una stagione che al momento, al netto degli investimenti e delle promesse fatte, è FALLIMENTARE (e la scritta in maiuscolo non è casuale). 
Rastelli ha le sue colpe? Sì. De Vito anche, la proprietà anche, ma non è ancora il momento di fare processi. Mancano 8 gare alla fine, tra cui le prossime 3 al Partenio, dove si deve assolutamente dare una svolta alla stagione. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 marzo 2023 alle 19:45
Autore: Marco Costanza
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