Una vittoria per rigenerare il morale, dopo le due scoppole subite da Reggina e Catanzaro. Il passaggio del turno in Coppa Italia serve a ritrovare il sorriso spento dalle ultime negative uscite, prima di rituffarsi sul campionato, sul Potenza ospite lunedì al Partenio-Lombardi e con la qualificazione in tasca dopo l'exploit a Reggio Calabria (2-3). 

L'Avellino riparte dalla Coppa, dalla Cavese che aveva creato il solco nel quale era poi caduto Giovanni Ignoffo, prendendosi la rivincita con una prestazione pragmatica e senza strafare, anche fortunata per certi versi, considerando la traversa colpita da El Ouazni sull'1-1. Vincere fa sempre bene, aiuta ad allenarsi con lo spirito giusto, permette a Capuano di lavorare con maggiore serenità in vista delle prossime gare di campionato. 

Il tecnico ha ricevuto alcune risposte positive, da Alfageme per esempio: l'argentino è tornato al gol dopo quasi tre mesi a secco, ancora una volta in Coppa Italia dopo la Paganese. Non ha esultato, restando quasi impassibile, avvertendo un misto di frustrazione e rabbia, principalmente verso se stesso.

Purtroppo c'è stata pure qualche risposta negativa. Albadoro ha confermato di non riuscire a scrollarsi di dosso la crisi che lo attanaglia dalla prima giornata di campionato: non segna da allora, era fine agosto, siamo a inizio novembre, e di occasioni per spezzare l'incantesimo ne ha avute tante. E' lui che rappresenta il punto interrogativo più grande di questo Avellino. 

Risposte negative sono pervenute anche da Njie, che si è confermato irruento e falloso come contro il Bari, uscendo dalla contesa a fine primo tempo: se non è una bocciatura poco ci manca. Silvestri, e dispiace, ha dimostrato di avere qualcosa in meno dei compagni di reparto, mentre Karic per la terza partita consecutiva non ha brillato quando è stato chiamato in causa: da lui, tutti noi, ci aspettiamo di rivedere la qualità di cui dispone, già mostrataci contro il Teramo. 

Un segnale evidente della necessità di implementare e migliorare la rosa a gennaio, in qualsiasi modo, a prescindere dall'evoluzione della situazione societaria che ogni giorno regala colpi di scena, dietrofront e cambi di programma: restano alla finestra due cordate interessate all'acquisto, ma c'è intenzione di vendere? E a chi?

Nel frattempo c'è da preparare la prossima gara di campionato. Capuano aspetta il Potenza, al quale è legato per quella salvezza ottenuta sul campo nonostante l'iniziale esclusione dal torneo di terza serie. Ritroverà Morero, si affiderà a Charpentier, finito sul taccuino di diversi club di Serie B, e potrà plasmare un gruppo che beneficerà del successo in Coppa per tornare a sorridere anche in campionato

Sezione: Editoriale / Data: Mer 06 novembre 2019 alle 22:48
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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